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Sviluppo della rete, brand awareness, capitale diffuso: Apoteca Natura svela i suoi piani

Filiera

Barra avanti tutta sulle affiliazioni, apertura al capitale diffuso, sbarco in Francia e comunicazione massiccia per incrementare la notorietà del brand. Importanti novità all’orizzonte per Apoteca Natura, il network di Aboca cui oggi fanno capo oltre 800 farmacie indipendenti in Italia e altre 500 tra Spagna e Portogallo, che il 24 novembre ha organizzato a Milano l’edizione 2023 del Corso Evoluzione “Apoteca Natura sei tu”. La nuova progettualità si innesta su una base rappresentata dall’accordo che nel giugno scorso aveva visto Tamburi investment partners (Tip) entrare in Apoteca Natura con il 28,57%: «Con Tamburi condividiamo lo stesso concetto di fare impresa» spiega a Pharmacy Scanner Massimo Mercati, amministratore delegato di Apoteca Natura «oggi quindi lanciamo un nuovo percorso di sviluppo che fa perno su tutti i pilastri della nostra rete: rimettiamo al centro lo sviluppo basato sull’affiliazione, lanciamo un cospicuo investimento in comunicazione diretto ad accrescere ulteriormente la notorietà dell’insegna, diamo nuovi contenuti al nostro modello d’offerta di prodotti e servizi». In tema di brand awareness, in particolare, il programma prevede l’avvio da fine anno di una massiccia campagna multicanale: «Saremo tra breve in televisione» conferma Gianluca Strata, direttore generale di Apoteca Natura «e proseguiremo con ulteriori investimenti anche negli anni a seguire. L’obiettivo è quello di imprimere un’accelerazione alla notorietà del marchio e giocare di sponda con le farmacie della rete, perché oggi farsi riconoscere è sempre più importante».

 

Apoteca Natura in tv da Natale

Andrà in onda dalla vigilia di Natale sulle principali reti nazionali il nuovo spot di Apoteca Natura, il network fondato dalla famiglia Mercati a partire dall’esperienza di Aboca che raggruppa oltre 800 farmacie indipendenti. Obiettivo della campagna, “on air” sino alla metà di gennaio, accrescere la riconoscibilità del brand tra il grande pubblico, che ormai sta cominciando lentamente a familiarizzare con la presenza di insegne e circuiti anche in un canale considerato fino a poco tempo fa “indistinto” come la farmacia.

 

Altra novità in partenza per l’inizio del 2024, l’integrazione imprenditoriale a monte e a valle: «Non puntiamo a far entrare il capitale per acquisire farmacie e metterci la nostra insegna» sottolinea Mercati  «vogliamo piuttosto affiancarci ai farmacisti della rete che si sentono imprenditori e intendono rafforzare la loro realtà e magari svilupparla». Il titolare che alla sua prima farmacia vuole aggiungere altre, in parole povere, potrà trovare in Apoteca Natura un socio – di minoranza o maggioranza – pronto a sostenere il progetto e contribuire all’investimento. Grazie anche alla partnership con Tamburi investment: «Siamo una public company che opera secondo una logica da holding di partecipazioni piuttosto che da private equity» ha detto all’evento di Milano Giovanni Tamburi, presidente di Tip «rappresentiamo più di cento famiglie che credono nell’imprenditoria e nella piccola impresa».

Allo stesso modo, Apoteca Natura aprirà dall’aprile 2024 il proprio capitale alla partecipazione dei farmacisti che vorranno investire nella sua progettualità. «Abbiamo previsto per questa forma di capitale diffuso tranche che complessivamente potranno arrivare al 15-20%» spiega ancora Mercati «e il punto di arrivo di tale percorso sarà entro il 2030 l’ingresso in Borsa come public company benefit».

I piani di sviluppo della rete, infine, includono per l’Italia una forte spinta alla crescita del modello Centro salute, il livello di affiliazione al network votato ai servizi che oggi conta una sessantina di  farmacie aderenti. «È un modello rodato che oggi funziona bene» osserva Strata «l’obiettivo finale è di arrivare a 550 farmacie integrate nel cluster». In aggiunta, c’è l’espansione in Europa: «Dopo Spagna e Portogallo entriamo in Francia» annuncia Mercati «ci stiamo lavorando da più di un anno e il 2024 sarà l’anno dell’esordio. È un palcoscenico sfidante, dove reti e “groupement” sono già ben sviluppati e l’intenzione è quella di partire con un “pilot” di 25 farmacie, già  affiliate. E tra due anni, entriamo in Germania».

Sul fronte professionale, infine, i piani sono quelli di arricchire i contenuti dell’offerta di servizi e prodotti con una progettualità specificamente indirizzata al paziente oncologico: «L’obiettivo è quello di mettere a punto servizi specializzati per pazienti dai bisogni specifici» spiega in dettaglio Strata «grazie anche all’integrazione con altri operatori sanitari: telemedicina, aderenza alla terapia, assistenza e consiglio sul trattamento farmacologico. Abbiamo aperto un tavolo con gli stakeholder, è un percorso da coprire assieme a loro».

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