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Stocard: in cinque anni raddoppiati gli acquisti in farmacia abbinati a una carta fedeltà

Consumatore

In cinque anni, dal 2017 al 2021, il numero degli acquisti effettuati nelle farmacie e parafarmacie con una carta fedeltà in abbinamento è più che raddoppiato, un vero e proprio boom (+101%) che non trova corrispettivi negli altri canali di vendita: Pets e Brico fanno registrare nello stesso periodo incrementi di “appena” il 46 e il 40% rispettivamente, la gdo cresce di appena l’8% (anche se è vero che nel comparto l’uso delle carte fedeltà ha già raggiunto da tempo la maturità). La fotografia arriva dall’ultimo report dell’Osservatorio loyalty di Stocard, l’app utilizzata da quasi 12 milioni di italiani per memorizzare sullo smartphone carte fedeltà e green pass.

I nostri connazionali, dice innanzitutto l’indagine, mostrano crescente apprezzamento per i programmi di loyalty: dal 2017 al 2021, gli acquisti effettuati sotto l’egida di una carta fedeltà sono cresciuti complessivamente del 27%, così come è aumentato il numero medio di tessere che ogni consumatore tiene nel portafogli: 16 in tutto, primi in Europa davanti ai francesi (in media 15 testa) e ai tedeschi (12). Quanto ai canali del retail dove si contano più carte fedeltà, in testa c’è ovviamente la gdo con il 32% delle tessere, quindi il fashion con il 22%, i negozi di elettrodomestici con l’8% e il Beauty con il 7%.

 

 

«Se la gdo è stata tra i primi settori a comprendere le potenzialità dei programmi loyalty» osserva l’azienda in una nota «negli ultimi anni anche mercati apparentemente lontani dalle logiche della fidelizzazione hanno fatto ricorso ai suoi strumenti: nel caso di farmacie e parafarmacie, in particolare, ha spinto la crescente presenza sugli scaffali di prodotti del beauty e del cura della persona». E non solo: ha sicuramente inciso lo sviluppo di insegne e catene di farmacia, che nei programmi fedeltà vedono una lente con cui monitorare le abitudini di consumo dei clienti e digitalizzare i servizi per andare incontro alle esigenze di consumatori sempre più tecnologici.

«Investire sulla loyalty digitale» ricorda Valeria Santoro, country manager Italia di Stocard «permette ai retailer di utilizzare il dato in modo strategico per aumentare l’efficacia del geo-marketing in acquisizione e in retention, che è poi il fine ultimo dell’omnicanalità. La carta fedeltà nasce proprio dal bisogno di leggere gli acquisti del consumatore in modo corretto: questo significa conoscerne i comportamenti, la frequenza e anticipare i futuri acquisti, utilizzare quindi in maniera più mirata attività promozionali, di marketing e di customer care, con importanti ricadute sul business in termini di riduzione dei costi e di incremento del fatturato». L’analisi predittiva dei dati, conclude Santoro, «sarà sempre più importante per anticipare i comportamenti e le necessità dei consumatori, ma questa sarà possibile solo con i giusti investimenti, con una riqualificazione delle risorse attraverso una formazione che sviluppi competenze digitali e di analisi trasversali al mondo fisico e online».

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