Da startup pisana progetto di drone per il recapito di sangue e farmaci

Filiera

Si chiama Abzero-X il drone tutto italiano che, dalla prossima estate, dovrebbe recapitare a ospedali e strutture sanitarie farmaci, sangue ed emoderivati. Il progetto, curato dalla startup pisana Abzero, ha ricevuto nei giorni scorsi un premio del valore di 50mila euro per essersi classificato al primo posto nell’edizione 2017 del contest #NatiPer, promosso da Axa Italia con l’obiettivo di dare voce all’innovazione che semplifica e migliora la vita delle persone. Sulla carta, il drone è in grado di trasportare materiale sanitario di diverso genere 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, in un raggio di 40 chilometri e in totale sicurezza. Secondo i suoi progettisti, la macchina «segna un notevole passo in avanti nella gestione delle emergenze, in cui il fattore tempo è essenziale».

Il team, spiega Axa in una nota, utilizzerà l’assegno di 50mila euro per realizzare il primo prototipo completo del drone, certificarlo e sviluppare il software della capsula contenitrice, la cui capienza consentirà di recapitare fino a 15 sacche di sangue per ogni volo. Il piano operativo prevede la finalizzazione per il mercato italiano entro il giugno del nuovo con l’ambizione di raggiungere nel medio termine anche l’estero.

«Vogliamo mettere le ali ad Abzero-X» ha commentato Patrick Cohen, ceo del Gruppo Axa Italia «#NatiPer è una storia di successo: in quattro anni abbiamo costruito un dialogo con l’ecosistema dell’innovazione, raccolto oltre 1.300 progetti e trasformato belle idee in realtà» . Nata a Pisa nel febbraio del 2017 con l’obiettivo di esplorare ogni possibile applicazione dell’high tech in medicina, Abzero ha per fondatori Andrea Cannas, architetto esperto in sistemi di progettazione e di controllo, e Giuseppe Tortora, ingegnere biomedico-robotico.

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