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Stagione influenzale sottotono: 1,5 casi ogni mille assistiti, nel 2019 erano 3,9

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Causa distanziamento, mascherine e vaccinazioni a tappeto, la stagione influenzale 2020-2021 è cominciata nettamente sottotono, con un’incidenza dei contagi di gran lunga inferiore a quella della stagione precedente. I numeri li fornisce l’ultimo Bollettino di Influnet, l’osservatorio dell’Istituto superiore di sanità: con l’aggiornamento relativo all’ultima settimana del 2020 (dal 21 al 27 dicembre), sono poco meno di 1,3 milioni i casi di sindrome influenzale segnalati nel nostro Paese dall’inizio formale della stagione, il 12 ottobre scorso. Ne risulta una media di 1,5 casi ogni mille assistiti, meno della metà del tasso registrato per lo stesso periodo del 2019, quando si contarono 3,9 casi ogni mille assistiti.

 

Influnet: con la 52ª settimana dell’anno incidenza sotto la soglia-base

 

I tassi, prosegue il Bollettino, risultano sotto la soglia-base dei 3,16 casi in tutte le Regioni, con l’unica eccezione della Valle d’Aosta (4,65 ogni mille assistiti). Ma, è l’avvertenza, sono valori da prendere con una certa cautela, perché a causa dell’emergenza covid sono ancora pochi i medici di famiglia che stanno segnalando a Influnet. E sei regioni (le due province autonome di Bolzano e Trento, Sardegna, Campania, Basilicata e Calabria) non hanno ancora avviato il monitoraggio.

 

Tassi sotto la soglia base in tutte le regioni tranne la Val d’Aosta

 

Rimangono sotto la soglia base anche le medie per fasce d’eta: nella popolazione fino ai 4 anni, l’incidenza si ferma a 3,03 casi per mille assistiti; nella fascia 5-14 anni è di 1,12 casi, tra i 15-64enni ammonta a 1,46 casi e nei 65enni e di 1,25 casi per mille assistiti.

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