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Centosei farmacie nel franchising Benu. Clerici: «Il nostro network strong a mille esercizi nel 2026»

Filiera

Salgono a 106 le farmacie in franchising di Benu, l’insegna di Phoenix Pharma Italia che integrerà in un’unica catena, entro fine anno, oltre 660 esercizi in gestione (comunali e di proprietà) e in affiliazione “strong” ovvero franchising Benu e Valore Salute Platinum. L’aggiornamento è conseguenza delle cinque adesioni che il gruppo ha messo a segno in Sardegna, dove già opera nella distribuzione intermedia del farmaco (con la controllata Difarma) ma ancora non era presente nel canale retail. «L’obiettivo» spiega a Pharmacy Scanner Lorenzo Clerici, Group Customers & Channels Director di Phoenix Pharma Italia «è quello di arrivare a 130 farmacie franchising affiliate a livello nazionale entro la conclusione di quest’anno fiscale e superare le 180 per il 2025, con particolare attenzione ai territori dove l’insegna è già ben radicata come Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Puglia, Sicilia e Veneto».

 

 

Ma i piani guardano anche più lontano, e puntano a consolidare entro la fine del 2026 una forza d’urto di mille farmacie sommati tutti i network “strong” che fanno capo a Phoenix Pharma Italia: farmacie comunali (oggi circa 200), di proprietà (una decina), franchising Benu (130 a gennaio 2025) e affiliate Valore Salute Platinum (360 a gennaio 2025).

«Vogliamo essere il network italiano di riferimento del canale farmacia, riconosciuto per qualità e performance e non solo per la dimensione numerica» continua Clerici «per proporci ai farmacisti indipendenti ed all’industria come un partner verticale realmente integrato. In particolare, il progetto è quello di espandere principalmente le affiliazioni – i franchising Benu e il livello Platinum di Valore Salute – perché il perimetro delle comunali è destinato a rimanere quello e gli attuali prezzi di mercato rendono poco appetibile e sostenibile economicamente un’acquisizione su larga scala di esercizi di proprietà: oggi si compra in media con moltiplicatori di 1,7 – 1,9 volte il fatturato, vuol dire che l’investimento si recupera approssimativamente in 16-18 anni. Non è una strategia che al momento, a queste condizioni, ci interessa percorrere».

I programmi, allora, sono quelli di espandere le affiliazioni, ossia franchising Benu e Valore Salute Platinum. «Le attuali performance economiche dei due network mostrano una crescita annua di circa il 4% sopra la media di mercato/canale» sottolinea Clerici «e fanno ancora meglio le farmacie Benu “full refit”, cioè interamente convertite al format di rete». E proprio il format, nei progetti del gruppo, è uno degli elementi che dovrebbero convincere i farmacisti titolari ad affiliarsi a Benu. «I dati dicono che il brand incontra l’apprezzamento del pubblico» riprende Clerici «il concept pulito e smart viene apprezzato anche dalle fasce più giovani e per interpretare al meglio l’orientamento dei nostri clienti abbiamo lanciato una survey i cui risultati verranno divulgati a gennaio 2025. Parallelamente, stiamo investendo parecchio in comunicazione per incrementare familiarità e conoscenza della nostra insegna, tant’è vero che sempre a gennaio dismetteremo definitivamente il brand Lloyds».

Come confermano le cinque affiliazioni sarde (tre a Sassari e provincia, una a Cagliari e l’ultima a Ghilarza, Oristano), il format Benu si preoccupa comunque di preservare l’identità storica delle farmacie che aderiscono: «La ribrandizzazione ed il refit diventano operativi nel giro di tre mesi circa dall’ingresso nel franchising, minimizzando disagi operativi e potenziali perdite di fatturato durante i lavori» spiega Clerici “nell’insegna manteniamo sempre il nome dell’esercizio per conservarne la riconoscibilità rispetto alla sua utenza abituale. Poi ci sono tutti i servizi che la rete offre ai suoi affiliati: le campagne promozionali, il format Hub Salute per la farmacia dei servizi, le Giornate della salute rivolte alla prevenzione, le agevolazioni per il farmacista titolare tra le quali spicca la possibilità di accedere a un finanziamento fino a 110mila euro senza interessi per il rifacimento ed il nuovo layout dei locali. Siamo convinti che in questo momento, con i costi d’impresa in forte crescita a partire da quelli per servizi e personale, aderire a un franchising sia un’opportunità da approfondire attentamente».

«Siamo sempre di più al fianco e a supporto della figura del farmacista titolare» aggiunge Franco Verulo, managing director di Difarma «e continueremo a esserlo, nelle più varie scelte che desidererà intraprendere per l’oggi e per il futuro della propria farmacia».

Ma i piani di Phoenix Pharma Italia per il nuovo anno includono anche un’estesa riorganizzazione del gruppo, già avviata nelle settimane scorse con alcuni avvicendamenti ai vertici nazionali : «Sono previsti investimenti importanti per l’evoluzione organizzativa della direzione commerciale» conferma Clerici «in particolare per potenziare l’attività di recruitment dei farmacisti e deployment dei format di affiliazione. L’intenzione è quella di proporci al mercato ed all’industria come il primo network integrato davvero omnicanale, che unisce distribuzione e retail con più modelli di aggregazione – farmacie indipendenti, in franchising e in gestione – con una capacità capillare di servire tutto il territorio nazionale, e considerando che sinora abbiamo rispettato tutte le nostre previsioni siamo assolutamente determinati a proseguire in questa direzione che sta riscuotendo un successo assoluto da parte dei nostri partner farmacisti ed industria”.

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