Potrebbe essere l’home delivery l’arena dove le farmacie del capitale, le organizzate (in network e catene virtuali) e le indipendenti cominceranno a incrociare davvero le lame della competizione più spinta. Lo fa presagire il crescente numero di insegne e di farmacisti titolari che decidono di schierare la consegna a domicilio tra i propri servizi di punta: Lloyds Farmacia la propone da circa un anno in una selezione delle sue farmacie che si allarga progressivamente (quest’inverno sono diventate 146 su 250, distribuite tra Bologna, Cremona, Milano, Parma, Prato e Roma); Dr.Max offre in alternativa il delivery con i rider (nelle città coperte) oppure il recapito con un’auto di servizio; infine Alphega, il network internazionale di Wba che in Italia riunisce circa 800 esercizi indipendenti, è scesa in campo da qualche giorno con una nuova versione della sua app proprietaria, che al menù dei servizi già noti (come l’alert per i farmaci da assumere, il gestore della carta fedeltà, il geolocalizzatore degli esercizi affiliati, il contapassi per l’attività fisica e l’informazione su benessere e salute), aggiunge ora l’home delivery di Pharmap, lo stesso provider di Lloyds e Dr.Max.
Nel caso di Alphega il servizio è direttamente integrato nell’app, dalla quale il cliente può ordinare a distanza (alla farmacia Alphega più vicina) il farmaco o l’extrafarmaco di cui ha bisogno, pagare online e farselo portare a casa. E se si tratta di una specialità con ricetta, il corriere di Pharmap provvede anche a ritirare il promemoria – dal medico oppure direttamente dall’assistito – e a portarlo in farmacia. Da dove poi riparte con il farmaco prescritto per recapitarlo all’acquirente.
L’app di Alphega con l’home delivery
L’app Carepy per l’aderenza terapeutica
La funzionalità è intuitiva: l’opzione della consegna a domicilio è cliccabile già dalla homepage dell’app e la schermata a seguire chiede subito di digitare il nome del prodotto ed effettuare la ricerca. Una volta individuato basta aggiungerlo al carrello, procedere eventualmente ad altri ordini e infine chiedere il recapito. Il servizio è a pagamento (1,99 euro la tariffa base) e al momento non è previsto il click&collect, ossia l’ordine dall’app e il ritiro nella farmacia prescelta.
Non riguarda l’home delivery ma si colloca nel filone emergente dei servizi digitali anche la partnership stretta nei giorni scorsi dal distributore Comifar (gruppo Phoenix) e Carepy, la startup proprietaria dell’omonima app per l’aderenza terapeutica. Già utilizzata da circa 400 farmacie, 600 tra medici e infermieri e più di 9mila pazienti al mese, la piattaforma verrà offerta da Comifar alle farmacie del suo circuito perché ne sfruttino le soluzioni digitali. «La scelta del gruppo di investire su Carepy Pharma» spiega Domenico Barletta, amministratore delegato di Comifar«si innesta nel nostro progetto di evoluzione della farmacia che diventa ecosistema integrato online/offline, con l’obiettivo di proporre al cliente un’esperienza fidelizzante e di valore».
«Grazie all’esperienza e alla capillarità nel mercato italiano di Comifar» aggiunge Davide Sirago, ceo di Carepy, possiamo finalmente diffondere in tutta Italia l’idea della farmacia che si prende cura dei suoi pazienti oltre le sue stesse mura, instaurando una relazione duratura».