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Selftest, i segmenti che si distinguono per dinamismo secondo Pharma Data Factory

Mercato

Nonostante il rimbalzo legato al picco influenzale di fine anno, la domanda di tamponi fai da te per Sars-CoV-2 si è progressivamente sgonfiata man mano che avanzava la normalizzazione post-covid, tanto che nel 2023 le vendite in farmacia di questi prodotti si sono ridotte di quasi l’80% in quantità rispetto all’anno precedente. Ma la dimestichezza con i self-test che gli italiani hanno rapidamente acquisito durante l’emergenza pandemica ha aperto nuovi “rivoli” di mercato che mostrano in molti casi tassi di crescita promettenti. È quanto rivela un’analisi pubblicata nei giorni scorsi da Pharma Data Factory, società di market intelligence che si avvale di un database alimentato dai report di sell out del 95% delle farmacie in attività.

Tra i segmenti della categoria “autotest” più dinamici, dicono le elaborazioni di Pdf, ci sono per esempio i tamponi per la ricerca dello streptococco, che in undici mesi (gennaio-novembre 2023) hanno registrato vendite per 682.753 unità (+3.740% rispetto allo stesso periodo del 2022, vedi tabella sotto); oppure i test per la rilevazione di sangue occulto nelle feci (oltre mille pezzi venduti, +349%), quelli per la misurazione della ferritina (+138%)  o ancora i test per la rilevazione del Tsh (+291% in undici mesi).

 

Tamponi & C, andamento del mercato nei primi 11 mesi del 2023

Cliccare sulla tabella per ingrandire in un’altra pagina

 

Ma la domanda è in progressiva crescita anche in diversi altri segmenti della categoria dei self-test, anche se in molti casi di tratta di quote marginali perché il mercato è ancora precoce: tamponi per la misurazione dei livelli di alcool (+4% unità vendute in un anno) e droghe (+22%), fertilità/gravidanza (+22%), glicemia (+7%), helicobacter pylori (+66%), infezioni vaginali/urologiche (+69%), livelli di vitamina D (+99%), l’Hiv (+13%), intolleranze/allergie (+48%) e via a seguire. Ma nella categoria ci sono anche segmenti in contrazione: i test per l’ovulazione calano a volumi del 13% (sempre in undici mesi), quelli per la gotta del 23%, per la dislipidemia del 74%.

I prezzi al pubblico risentono di tali andamenti in controtendenza: quelli dei test covid si sono assestati tra settembre e novembre su una media di 12 euro, in calo del 25% sull’anno passato; il prezzo dei tamponi per lo streptococco, invece, è cresciuto nello stesso periodo del 730%, quello dei test per la tiroide del 174%, vitamina D +155%.

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