Inflazione e caro-vita costringono il consumatore italiano a tagliare sugli acquisti in farmacia ma non nel modo che sarebbe logico aspettarsi: perché, dice Iqvia, tra gennaio e agosto di quest’anno gli ingressi hanno avuto sì un andamento altalenante, ma sono sempre rimasti sopra lo stesso mese dell’anno passato. La verità, piuttosto, è che si contrae il valore medio dello scontrino, che nei primi otto mesi perde sul 2021 più di 60 centesimi. Considerato, dice ancora Iqvia, che in questa prima parte dell’anno ogni farmacia ha battuto mensilmente 4.300 scontrini, significa una perdita – sulla carta, sia chiaro – di circa 280 euro al mese.
Scontrini: il valore medio e l’andamento nei primi otto mesi, 2022 vs 2021
Come si evince dalla tabella sopra, in particolare, gli scontrini battuti dalle farmacie nel 2022 non riescono mai a superare i valori del 2021 (con la distanza più forte a gennaio -7,7%). Nel confronto mese su mese, invece, restituisce una differenza positiva soltanto agosto (+2,1%).
Scontrini: i volumi nei primi otto mesi, 2022 vs 2021
Mostra dinamiche in controtendenza, invece, il censimento degli ingressi (o se si preferice una definizione più “scientifica”, il conteggo degli scontrini battuti). Tra gennaio e agosto, infatti, gli accesso mostrano numeri in costante crescita sul 2021: sugli otto mesi, l’incremento cumulato si aggira attorno al 10% (ma ad aprile superava il 15%), nel confronto annuo mese su mese la differenza è sempre a due cifre.
A prima vista viene da chiedersi il perché di questi due andamenti contrapposti, ma individuare una spiegazione non è difficile (anche se serviranno ulteriori osservazioni nei mesi a venire per corroborare l’ipotesi): l’incremento degli scontrini a volumi sembra testimoniare una crescita degli ingressi, il calo del valore medio invece potrebbe essere il segnale che le famiglie hanno già cominciato a risparmiare sulla spese per la saluta, a partire ovviamente dai prodotti del cross e dell’upselling. Il farmaco con ricetta non si taglia (anche perché è rimborsato, al netto di ticket e compartecipazioni) sop-otc ed extrafarmaco invece sì e quindi qualche cliente ha cominciato a fare delle scelte. Come si dice in questi casi, il dibattito è aperto.