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Safar: si conclude il piano industriale di salvataggio, a Farvima il ramo d’azienda

Filiera

Si è concluso con l’acquisizione da parte di Farvima di magazzino e attività distributive della Safar il piano industriale avviato due anni fa per salvare dal default la cooperativa abruzzese. A darne notizia un comunicato diffuso nei giorni scorsi dal distributore campano, che nel febbraio 2019 aveva costituito una newco (Safar Abruzzo, partecipata al 51%) per rilevare tramite fitto il ramo d’azienda oggi acquisito in via definitiva. «Efficienza dei processi, capacità di ottimizzare i costi operativi, ampiezza della proposizione commerciale» dichiara Mirko De Falco, amministratore delegato delle due aziende «sono caratteristiche di Farvima che Safar Abruzzo ha progressivamente integrato nel proprio modus operandi, improntato alla relazione di fiducia con il farmacista cliente».

«Il settore della distribuzione intermedia» aggiunge Antonio Aitoro, direttore generale di Safar Abruzzo «è naturalmente inclinato alla progressiva concentrazione. Ma non si tratta di un mero processo finanziario o industriale: senza una forte capacità progettuale e una sufficiente capacità di investimento, è impossibile realizzare condizioni favorevoli alla proposizione di nuovi servizi al cliente, alle creazione di una relazione forte e sinergica in grado di garantire la continuità della capacità occupazionale, nostro primario obiettivo».

Nella newco Farvima è il socio di maggioranza con una quota di poco superiore al 60%, completano la compagine 160 farmacisti soci (provenienti dalla vecchia Safar) e Federfarma Abruzzo. «Grazie alla presenza del sindacato titolari, vera “voce del Socio e del Cliente” all’interno del Consiglio di Amministrazione» ricordano il presidente di Safar Abruzzo e di Federfarma Teramo, Carlo Zuccarini, e il presidente di Federfarma Abruzzo, Giancarlo Visini «è stato possibile coniugare i difficili obiettivi economici della società nascente con le esigenze espresse da un territorio variegato, con fortissima componente rurale, capace di dare una risposta coesa nella partecipazione alla Società».

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