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Retail clinic, Santagostino entra in Esselunga. E rinuncia alle farmacie

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Anche il Centro Medico Santagostino entra nel mercato delle retail clinic, i poliambulatori specialistici che condividono spazi e ingressi con supermercati e centri commerciali. Ad annunciarlo lo stesso gruppo, controllato dalla società di capital sociale Oltre Venture, che nei giorni scorsi ha concluso con Esselunga un accordo per l’apertura di due cliniche all’interno dei supermercati di Rho (Milano) e Monza. I nuovi poliambulatori, in attività dalla prossima primavera, disporranno di spazi di 250 e 350 mq rispettivamente e proporranno visite specialistiche (ginecologia, medicina dello sport, dermatologia e medicina estetica, oculistica, ortopedia, otorinolaringoiatria, fisiatria, cardiologia, pediatria), vaccinazioni, ecografia, ed esami di laboratorio (prelievi del sangue, test urine eccetera) a prezzi concorrenziali anche rispetto al ticket Ssn. «Il tutto» conclude il comunicato del Santagostino «con un fortissimo tasso di innovazione tecnologica, per semplificare il lavoro di medici e staff ma soprattutto per rendere sempre più facile l’esperienza del paziente: prenotazione online, pagamento con carta di credito automatico, sistemi self service».

«La scelta di Esselunga come partner» spiega a Pharmacy Scanner Luca Foresti, amministratore delegato del Centro Medico Santagostino «nasce dal fatto che abbiamo un’utenza molto simile: famiglie che lavorano, persone dalle giornate già sovraccariche interessate innanzitutto a risparmiare tempo. Siamo convinti che con questo tipo di pubblico abbiamo un futuro importante». La stessa considerazione non vale per la clientela dei grandi centri commerciali, i cosiddetti “mall”: «Lì agiscono dinamiche umane differenti» osserva Foresti «aprire una retail clinic in uno di questi centri è un grande punto interrogativo». La dimensione del supermercato, invece, si sposa perfettamente con la vocazione da “sanità low cost” del Santagostino. «Il nostro pubblico è quello che chiede innanzitutto una vita più semplice» conferma Foresti «e infatti nei nostri centri dimostriamo che prendersi cura della propria salute può essere più facile di quanto si creda: confutiamo i luoghi comuni della sanità pubblica sul tempo perso in sala d’attesa, sulle code allo sportello e via di seguito».

Si può invece considerare ormai accantonato, in attesa di tempi più propizi, un altro progetto del Centro Medico Santagostino, quello che prevedeva l’acquisizione di alcune farmacie con le quali integrare l’offerta delle cliniche. «I valori di acquisto sono al momento troppo alti rispetto all’attuale peso dello scontrino medio e alle prospettive a venire» spiega Foresti «le nostre previsioni dicono che i fatturati dell’etico caleranno ancora e lo scontrino medio non crescerà. Quindi per chi come noi è interessato a innalzare il valore della farmacia e non a concludere operazioni commerciali, le richieste che girano nel mercato sono ancora troppo alte, l’effetto di una sorta di sbornia da liberalizzazione della titolarità. Riesamineremo i nostri progetti più avanti».

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