Recordati: risultati finanziari preliminari per il 2022, ricavi +17,3% ed ebitda +11,7%

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Recordati spa ha chiuso il 2022 con ricavi netti consolidati per 1.853,3 milioni di euro, in crescita del 17,3% rispetto all’anno precedente, compresi 136 milioni di ricavi derivanti dal portafoglio prodotti “rare and niche oncology” acquisito con Eusa Pharma e consolidati dal secondo trimestre. Nel settore Specialty and primary care, spiega una nota, il gruppo ha continuato a registrare un forte aumento delle vendite di specialità medicinali per le patologie antinfluenzali e gastrointestinali, unitamente alla crescita di Eligard. Nel segmento delle malattie rare, lo sviluppo è stato sostenuto dal contributo dei nuovi prodotti oncologici, insieme ai continui progressi compiuti dai prodotti endocrinologici (ricavi pari a 171,9 milioni di euro rispetto ai 126,6 milioni nel 2021) e all’ottimo andamento, nel portafoglio metabolico, di Panhemathin e Cystadrops.

L’utile lordo è pari a € 1.286,6 milioni in aumento del 11,6% rispetto all’anno precedente, con un’incidenza sulle vendite del 69,4%. Il risultato include l’impatto di 49,8 milioni di euro derivante dall’applicazione del principio Ifrs 3 sulle scorte di magazzino di Eusa Pharma; al netto di questo effetto, l’utile lordo rettificato è pari a 1.336,4 milioni, in crescita del 16,0%, con un margine del 72,1% che riflette l’effetto leggermente diluitivo dovuto al progressivo passaggio al modello di commercializzazione diretta di Eligard nel corso del primo semestre del 2021.

L’utile operativo rettificato di 536,1 milioni di euro, continua la nota, è in aumento del 6,2% rispetto all’anno precedente, con un’incidenza sulle vendite del 28,9%, e riflette il forte incremento dei ricavi in parte compensato dalla ripresa delle attività operative sul territorio, dagli investimenti a sostegno della crescita dei nuovi franchises e da maggiori ammortamenti relativi alle attività immateriali (26,2 milioni). L’utile operativo è pari a 437,3 milioni, in diminuzione del 10,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Oltre all’impatto dei costi derivanti dalla rivalutazione al fair value del magazzino acquisito di Eusa Pharma, l’utile operativo sconta i costi non ricorrenti per € 48,9 milioni, legati alla stessa acquisizione per circa 20,3 milioni e a operazioni di efficientamento della forza vendita del settore Specialty and primary care per circa 23,5 milioni, principalmente in Italia, Germania e Francia, con una riduzione di circa 170 effettivi.

L’ebitda, pari a € 672,8 milioni, in aumento dell’11,7% rispetto al 2021 e con un’incidenza sui ricavi del 36,3%, riflette la solida crescita del business e il beneficio delle azioni messe in atto a sostegno della profittabilità. L’utile netto, pari a 312,3 milioni, è in flessione del 19,1% rispetto al 2021. L’andamento molto positivo dei risultati operativi del gruppo, conclude la nota, è impattato dai rilevanti costi non ricorrenti, dagli aggiustamenti ai sensi dell’Ifrs 3, in seguito principalmente all’acquisizione di Eusa Pharma e ai costi delle ristrutturazioni organizzative del segmento Specialty & primary care mirate al suo efficientamento, nonché alla maggiore incidenza degli oneri finanziari, con assorbimento nel quarto trimestre della maggior parte delle perdite su cambi subite nel primo semestre del 2022.

«La solida performance dell’intero business, supportata da una rigorosa disciplina sui costi» commenta Rob Koremans, amministratore delegato «ha consentito di ottenere risultati superiori agli obiettivi fissati all’inizio del 2022 e in linea con il recente aggiornamento delle guidance, confermando la notevole abilità del gruppo di raggiungere regolarmente ottimi risultati. La nostra priorità è di proseguire nella strategia attuata finora con successo. L’obiettivo è di continuare a favorire una crescita organica profittevole del nostro attuale portafoglio, rafforzandola con operazioni di M&A e attività di Business Development mirate».

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