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Promemoria dem, le società dell’home delivery si preparano a cogliere l’occasione per crescere ancora

Filiera

Cresce a tre zeri l’home delivery dei farmaci dopo che l’accelerazione di Governo e Protezione civile sulla ricetta dematerializzata. «Siamo certi che l’emergenza da covid-19 abbia anticipato di almeno un anno quelle che prima o poi sarebbero diventate abitudini consolidate del consumatore» commenta Gabriella Trapani, head of marketing and communication di Pharmap «molti processi che prima generavano complessità per l’utente finale, grazie alla digitalizzazione sono stati semplificati con un beneficio non indifferente per i principali attori dell’ecosistema salute. Un beneficio che certamente non sarà dimenticato passata l’emergenza».

«In questo momento di crisi siamo oltre il 1.500% di crescita rispetto ai volumi del mese scorso» spiega Maurizio Campia, chief executive officer di Pharmercure «questo anche perché sono aumentate le richieste da parte delle farmacie che vedono nel nostro servizio una possibilità per fidelizzare gli utenti già esistenti e attrarne di nuovi. In molti ci segnalano che clienti abituali hanno cambiato farmacia e hanno scelto un nuovo presidio in grado di offrire l’home delivery». Un trend confermato anche da Trapani: «Le richieste, già dall’entrata in vigore del dpcm del 9 marzo, sono cresciute di oltre i 3 volte nelle ultime 2 settimane. Anche lo scontrino medio dell’utente online è aumentato più del 50% rispetto all’inizio dell’anno e nell’ultima settimana è stato di 38,8 euro contro i 25,6 del mese di gennaio». E ancora: «Al momento gestiamo più di 5.000 richieste al giorno e a usufruire dell’app attualmente sono circa 90.000 utenti e 1.500 farmacie sparse sul territorio italiano, prevalentemente nei capoluoghi di provincia».

Le due società sottolineano come l’home delivery garantisca sia ai farmacisti, sia ai clienti un’arma di difesa contro covid-19: «Abbiamo semplificato le nostre piattaforme» continua Trapani «e abbiamo previsto un nuovo campo “nre” in fase di check out sulla nostra app e sul nostro sito, così da agevolare le richieste di consegna dei farmaci con obbligo di prescrizione – che dall’inizio di marzo a oggi hanno rappresentato più del 30% delle nostre richieste. A tutela della sicurezza dei cittadini, che scelgono di pagare alla consegna, abbiamo inoltre introdotto una novità che consente di abilitare il pagamento tramite carta di credito anche a distanza: l’utente riceve un QR code sul proprio cellulare con il quale può accedere a una pagina dedicata per  finalizzare il pagamento».

«Siamo un’arma che i farmacisti usano» precisa Campia «anche per difendersi dal virus e poter comunque adempiere alla propria importante funzione sociale: i farmacisti già ora sono più attenti nel dare risposte immediate e questo cambio di rotta non sarà certo dimenticato una volta finita l’emergenza». Indietro non si torna anche secondo Pharmap: «L’home delivery consente un’attività di cross-selling e permette al farmacista non solo di incrementare il proprio business, ma anche di risparmiare tempo per singolo utente».  Non a caso, riferisce Campia «già molte farmacie hanno individuato una figura dedicata che gestisce il servizio dell’home delivery, le telefonate e anche l’e-commerce laddove esistente: in sintesi, una farmacia che cambia, più imprenditoriale e con risposte rapide cui il cliente sembra essersi adattato in fretta». «Attenzione» aggiunge «il rapporto umano e di fiducia tra farmacista e cliente non viene leso, anzi: chi gestisce in remoto questi servizi può pianificare telefonate periodiche all’utente, chiedere se è a posto con i farmaci o solo banalmente informarsi sulla sua salute: un passo in avanti a senso unico verso un’ulteriore fidelizzazione della clientela e una farmacia più strutturata e aziendale».

Silvia Coltellaro

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