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I convention Farmà Plus, avanti tutta su sviluppo della rete, brand awareness e supporto agli affiliati

Filiera

Sviluppo della rete, brand awareness, formazione e consulenza personalizzata delle farmacie indipendenti. Sono i programmi per il 2022/2023 del circuito Farmà Plus, il network di Sofad e del gruppo Farvima ad “alto tasso” di delega che ha organizzato a Siracusa la sua prima convention riservata alle affiliate siciliane. Tema conduttore dell’evento «La collaborazione che crea valore», un claim rivolto tanto ai farmacisti titolari quanto alle industrie partner, massicciamente rappresentate all’evento. «Il messaggio è semplice» conferma a Pharmacy Scanner Alessandro Bruschi, direttore generale di Sofad «viviamo un presente che continua a lanciare nuove sfide alla farmacia, le reti imperniate su livelli di delega “forte” rappresentano la leva con cui oggi si può generare valore per tutta la filiera, dai produttori ai farmacisti titolari».

Questo è il motivo per cui in cima ai programmi di Farmà Plus c’è lo sviluppo della rete. «Attualmente contiamo 175 affiliati, dei quali 105 in Sicilia» spiega Bruschi «l’obiettivo è quello di arrivare a 220 entro il prossimo gennaio, estendendo il modello anche alle attuali farmacie Farmà con delega light». È strettamente connesso a questo obiettivo il progetto di comunicazione che il network metterà prossimamente in pista per accrescere la “brand awareness”, ossia la notorietà dell’insegna da parte del pubblico. «Del progetto si occuperà anche un gruppo di lavoro costituito dai nostri giovani titolari» specifica Bruschi «che abbiamo coinvolto perché vogliamo fare di Farmà Plus la loro casa. Per lo stesso motivo, il medesimo gruppo sta lavorando a un programma di formazione che ha per obiettivo la lettura e l’analisi dei dati gestionali della farmacia».

Ma la novità su cui Farmà Plus scommette di più è il programma di supporto gestionale che la rete intende offrire alle farmacie affiliate: coordinato da Pierre Telleri, co-founder pharmacy clinic e honorary clinical lecturer al Bart Cancer Institute, è un percorso di consulenza personalizzata che attraverso un cruscotto di indicatori di efficacia individua i punti di debolezza della farmacia nel comparto della libera vendita e li affronta proponendo protocolli di consiglio, riorganizzazione della farmacia, ottimizzazione del category e via a seguire. «Il programma, chiamato “Evoluzione”, mira a sviluppare il potenziale della farmacia lavorando prioritariamente sul rapporto con il cliente» riassume Bruschi «quando una delle nostre affiliate mostra interesse a partecipare, i nostri esperti conducono una valutazione sul sell in e sul sell out dalla quale emerge una stima dell’incremento che si può ricavare con gli interventi suggeriti».

Ma la convention è stata anche l’occasione per fare il punto sui programmi già avviati dal network. Per esempio la partnership con Pharmap, la startup palermitana dell’home delivery, che mette a disposizione delle farmacie interessate un consulente in social media: «Il progetto Farmà Digital Pharmacy è partito un semestre fa e sono già una trentina le affiliate che hanno richiesto il servizio» spiega Bruschi «il consulente, in sostanza, redige il calendario dei post, pianifica le campagne, misura le performance; i primi dati dicono che grazie a questa attività non soltanto crescono i clic sui profili social delle farmacie, ma aumenta anche il traffico fisico perché cresce il drive to store».

Numeri di tutto rispetto anche dalla carta fedeltà del network, Cartà: sono 55 le farmacie del circuito che l’hanno adottata e 80mila le anagrafiche caricate nel crm, mentre il fatturato che transita dalla carta vale 14 milioni di euro. «Tra i progetti di successo annoveriamo anche la nostra marca privata F-Care» riprende Bruschi «che comprende 80 referenze nelle categorie elettromedicali, prodotti dell’assorbenza, autotest, detersione infanzia, bioigienizzanti e integratori». Degna di nota pure l’app del network, lanciata una decina di mesi fa e utilizzata a oggi da un’ottantina di farmacie. «Dispone di tutte le funzionalità che caratterizzano questo tipo di applicativi» ricorda Bruschi «compreso l’ordine dei farmaci con ricetta e l’acquisto di otc ed extrafarmaco, home delivery più click&collect, videoconsulto e prenotazione dei servizi erogati dalle farmacie del circuito, che comprendono osteoporosi, densitometria ossea, glaucoma, tonometria, spirometria, insufficienza venosa, glicemia ed emoglobina glicata, bioimpedenziometria, dermatoscopia, ecg, analisi del profilo lipidico, telemedicina».

Infine, sono stati presentati i primi risultati del progetto Bofe (Better Outcome for Everybody), lo studio clinico randomizzato e controllato, promosso e finanziato da Sofad: coordinato da Andrea Manfrin, dell’Uclan University, e condotto istituzionalmente da Federfarma Sicilia in partnership con l’assessorato regionale alla Salute. «Bofe ha coinvolto 100 farmacie siciliane, che hanno preso in carico 835 pazienti affetti da asma e bpco» ricorda Bruschi «l’obiettivo è calcolare efficacia e “costo-efficacia” dell’intervento dei farmacisti nel miglioramento dell’aderenza alla terapia. È partito a maggio 22 e si concluderà nel 2023».

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