La dodicesima edizione del Premio Letterario Angelo Zanibelli “La Parola che cura” ha trattato temi attuali e delicati: il disagio giovanile, le fragilità sociali e le disfunzioni relazionali, la salute mentale e le sfide quotidiane che una malattia rara o un percorso di cura rappresentano per singoli, famiglie e intere comunità. La cerimonia si è tenuta ieri sera nell’Ambasciata di Francia a Roma, confermando il prestigio del premio e il suo impegno a promuovere la narrazione come mezzo terapeutico e di sensibilizzazione sociale.
Il premio si distingue per l’attenzione data alle esperienze personali nella gestione della malattia, riconoscendo il valore della resilienza e del coraggio di chi racconta le proprie difficoltà trasformandole in storie da condividere. Da anni, “La Parola che cura” offre uno spazio privilegiato per narrazioni che raccontano i percorsi di cura, portando in primo piano le emozioni di pazienti e caregiver.
La giuria, presieduta anche quest’anno da Gianni Letta, include esponenti di politica, cultura, sanità e informazione, con il ministro della Salute Orazio Schillaci come membro d’onore. Tra le opere in concorso, la giuria ha premiato i vincitori della categoria “Inediti” e assegnato alcuni premi speciali di prestigio.
Marcello Cattani, Presidente e AD di Sanofi Italia e Malta, ha spiegato l’impegno della sua azienda verso il premio, affermando: «Il Premio La Parola che cura è molto più di un semplice concorso letterario. È un esempio concreto e tangibile del nostro impegno costante al fianco dei pazienti, di chi li sostiene e di chi ne rappresenta le istanze. La volontà di ascoltare e comprendere i bisogni, di valorizzare e mettere a fattor comune il percorso di diagnosi e cura, è al centro di tutto ciò che facciamo ogni giorno. Con il nostro lavoro promuoviamo una cultura della salute inclusiva e accessibile, cercando di contribuire a un cambiamento significativo nella vita dei cittadini».
Attraverso i vincitori di quest’anno, il Premio Zanibelli si conferma uno spazio di ascolto profondo, che favorisce una riflessione collettiva sulla salute come pilastro dello sviluppo umano e sociale.
Vincitori per la categoria “Opere edite”
- Narrativa: “Vite di cristallo” di Francesca Lagatta (Rubbettino)
- Saggistica: “Lezioni di amore per un figlio” di Stefano Rossi (Feltrinelli)
- Illustrati: “Il mostro che vive dentro la mamma” di Nicolò Muggianu (Fabbrica dei sogni)
Vincitore per la categoria “Inediti”
- “La memoria del cuore” di Marilù S. Manzini (Piemme)
Menzioni speciali della Giuria
- “Una stagione in più” di Elena Lugli, Emilia Li Gotti, Ilaria Orzali (Lapis)
- “La cura del futuro. I vaccini dalle infezioni alla sfida al cancro” di Guido Forni, Alberto Mantovani, Lorenzo Moretta, Giorgio Parisi, Giovanni Rezza (Baldini & Castoldi)
- “La notte ha smesso di far paura” di Giacomo Perini (Santelli)
Premi speciali
- Personaggio dell’anno: Prof. Alberto Mantovani per il contributo nella ricerca in immunologia
- La Parola che Cura: AISM per il progetto PortrAIts
- Il valore del Partenariato pubblico-privato: Vjola Brahushi, assegnato per il contributo di giovani neolaureati nel settore Public Affairs