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Phoenix fa shopping in Romania e Olanda e con 2.700 farmacie diventa la più grande catena d’Europa

Filiera

Con le ultime acquisizioni in Olanda, Romania e Repubblica Ceca, il gruppo tedesco Phoenix arriva ora a contare 2.700 farmacie in 15 Paesi e aggiunge così al titolo di primo grossista farmaceutico in Europa un secondo primato, quello di più grande soggetto proprietario di farmacie nel Vecchio continente. A renderlo noto un comunicato dello stesso gruppo con i dati economici del 2019: nei Paesi Bassi, Phoenix ha concluso a luglio l’acquisto di 20 delle 21 farmacie di Thio Pharma, società con circa 300 dipendenti fondata nel 2001 dal farmacista Percy Thio. Distribuiti prevalentemente nel centro e nel sud del Paese e ubicati per metà in strutture sanitarie, gli esercizi provenienti dalla piccola catena vestiranno l’insegna Benu, con cui Phoenix è già presente nel Paese e alla quale fanno capo ora 340 farmacie di proprietà. La transizione non dovrebbe comportare traumi perché Thio Pharma (il cui fatturato annuo medio è di 2,2 milioni di euro per farmacia) era già cliente di Brocacef, il distributore olandese controllato da Phoenix.

 

Una farmacia Thio Pharma

L’interno di una farmacia olandese Benu

 

In Romania, invece, il gruppo tedesco ha completato nella seconda metà del 2019 l’acquisizione di quattro catene: Tinos Farm, Flora Farm, Proxi-Pharm ed Ecofarmacia (su quest’ultima, conclusa a dicembre, deve ancora arrivare il via libera dell’antitrust locale). In tutto fanno circa 65 farmacie, che sono già state aggiunte ai 220 esercizi circa di Help Net Farma, l’insegna romena rilevata due anni fa da Phoenix assieme a Farmexim, il quarto distributore intermedio del Paese per quota di mercato. Help Net ha fatto registrare nel 2018 un giro d’affari di 140 milioni di euro e raggiunge circa 2,7 milioni di consumatori.

 

Farmacia Ecofarmacia

Un esercizio di Help Net Farma

 

Nella Repubblica ceca, infine, la multinazionale tedesca ha acquisito ad agosto dal fondo d’investimenti Potysz Helath la catena Fajn Lékárna (Farmacie Fajn), che conta undici esercizi distribuiti in tutto il Paese. Anche in questo caso, i punti vendita sono stati inglobati nell’insegna con cui Phoenix è presente nel Paese, Benu: la catena, così, consolida il secondo posto con circa 230 farmacie, a debita distanza dalla capoclassifica che resta Dr.Max (del Gruppo Penta) con 440 filiali.

 

Una farmacia della catena ceca Fajn

Il nuovo format di Benu

 

L’espansione delle attività, riprende il comunicato del gruppo, ha generato nei primi tre trimestri del 2019 un aumento delle entrate del 5,6%, che arrivano così a superare i 20,1 miliardi di euro. L’Ebitda (utile prima di interessi, tasse, deprezzamenti e ammortamenti) raggiunge i 334 milioni di euro, in crescita del 3,2% sullo stesso periodo dell’anno precedente, mentre l’utile dopo le tasse ha raggiunto nei primi nove mesi del 2019 i 142,8 milioni (+14,2%). «Per l’intero anno fiscale 2019/20 (terminante alla fine di questo mese), il gruppo prevede di migliorare ulteriormente la propria posizione in Europa grazie alla crescita organica e alle acquisizioni mirate. La società stima entrate al di sopra del livello di crescita dei mercati farmaceutici europei, con aumenti in quasi tutti i mercati in cui è attiva».

 

La mappa delle catene che fanno capo a Phoenix

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