Ogni giorno entrano in farmacia 4 milioni di italiani. E di questi, un milione e mezzo circa ne esce senza avere trovato ciò che cercava e per questo deve tornare oppure provare in un’altra farmacia. O ancora rivolgersi all’online. A meno che gli esercizi fisici non adottino gli stessi strumenti digitali che rendono l’e-commerce un’alternativa comoda e pratica perché accorciano i percorsi di acquisto. È l’idea dalla quale nasce Pharme.it, piattaforma che aiuta a reperire tra le farmacie più vicine quella o quelle fornite del prodotto di cui si ha bisogno (farmaco oppure extrafarmaco).
La startup che ha curato la realizzazione della web application e ne sostiene il lancio è stata fondata da cinque giovani studenti universitari della Sicilia, quattro di Mazara del Vallo – Filippo Tavormina, Alessandro Gallo, Sofia Perrone e Nicola Amato – e uno di Catania, Mario Gazzara. Tavormina il padre “spirituale” della piattaforma, Gallo invece quello “materiale”, considerato che studia ingegneria gestionale a Torino. «I miei genitori, che sono farmacisti, mi hanno raccontato che oggi carenze e rotture di stock costringono spesso il cliente a tornare due volte oppure girare per più farmacie» spiega Tavormina a Pharmacy Scanner «di qui l’idea di creare una web application che, collegata ai gestionali delle farmacie aderenti, consente a chi la interroga di trovare velocemente l’esercizio fornito del prodotto che cerca».
La homepage della piattaforma Pharme.it. Al primo accesso il sistema chiede al visitatore di registrarsi, procedura che prende pochi secondi, e indicare le farmacie di fiducia tra le quali effettuare la prima ricerca del prodotto desiderato. Nella seconda schermata, un esempio dei risultati che si ottengono: Pharme.it è collegato con i gestionali delle farmacie aderenti e quindi verifica le disponibilità in magazzino e seleziona i risultati di conseguenza.
Per sviluppare la piattaforma è stato lanciato prima un crowdfunding tra gli amici, quindi si sono aggiunti diversi acceleratori italiani ed esteri. Al momento le farmacie collegate alla web application sono una mezza dozzina, ma la startup sta lavorando intensamente per allargare le adesioni: «Entro maggio allargheremo la nostra presenza a Roma e arriveremo anche a Napoli e Milano, in totale una trentina di esercizi» continua Tavormina «ma l’obiettivo è di mettere assieme in un quinquennio cinquemila farmacie. Il titolare che aderisce versa un canone annuo di 500 euro, ma ai primi 70 che si iscrivono regaliamo sei mesi. Quando poi la piattaforma sarà ben avviata, al posto del canone annuo si verserà un fee commisurato al valore del prodotto prenotato».
Semplice la “user experience”: il navigatore che deve cercare un farmaco o un altro non deve far altro che raggiungere la schermata d’accoglienza, registrarsi (in pochi passi) se è il suo primo accesso, indicare l’indirizzo di residenza o di lavoro ed eventualmente selezionare le sue farmacie di fiducia. Quindi, basta digitare la richiesta nella casella di ricerca: se il prodotto è disponibile in una o più delle farmacie “preferite”, la piattaforma riporta nomi, indirizzi e orari di apertura degli esercizi. Se risulta mancante, è possibile con un semplice clic allargare la ricerca ad altre farmacie. Una volta individuato il punto vendita più comodo, si può inviare una prenotazione perché il prodotto venga tenuto da parte. «A ogni prenotazione che arriva il farmacista può inviare al grossista un riordino per rinnovare la scorta» riprende Tavormina «attualmente Pharme.it è integrato con Winfarm, ma contiamo di concludere a breve accordi anche con altri produttori di gestionali. Il database dei prodotti, invece, è quello di Farmadati, quindi la nostra piattaforma lavora su oltre due milioni 700mila referenze». Tra gli sviluppi della piattaforma all’orizzonte, invece, l’uscita di una versione per mobile (app) e una partnership con un provider dell’home delivery per un servizio abbinato ordine più consegna a domicilio.