Skin ADV

Pharma Green esce allo scoperto. De Felice e Quaranta: target centro Italia e non solo

Filiera

Ha passato un anno – il primo – lontano dai riflettori. Ora però Pharma Green Holding, società benefit partita meno di un anno fa e che oggi già annovera una trentina di farmacie tra rogiti e compromessi, esce allo scoperto. E lo fa con i suoi due manager di punta, oltre che investitori nell’iniziativa, il ceo Pasquale De Felice e l’head of m&a e business development Michele Quaranta, che in questa intervista a Pharmacy Scanner mettono sul tavolo i passaggi chiave del progetto industriale e qualche numero.

Cominciamo dagli investitori: meno di un anno fa, un articolo del Sole 24 Ore che dava notizia della nascita della società, fece nomi importanti…
De Felice – Confermiamo che tra i soci figurano investitori di primo ordine come Unipol Sai, la famiglia Recordati, L’Erbolario, Nerio Alessandri fondatore della Technogym ed altre importanti famiglie industriali italiane. Tra i fondatori c’è Claudio Costamagna, ex presidente di Cassa Depositi e Prestiti, importante catalizzatore di capitali, mentre presidente di Pharma Green è Vittorio Radice, figura di spicco del mondo retail oltre che oggi vicepresidente del gruppo La Rinascente.

Davanti a qualcuno di questi nomi, per esempio L’Erbolario, viene da chiedersi se in qualche caso non ci siano nei piani anche future sinergie…
De Felice – Il Cda di Pharma Green è espressione di tutte le competenze di cui ha bisogno il progetto, ma i soci partecipano principalmente nelle vesti di investitori con l’interesse di far fruttare il capitale investito.
Quaranta – La stessa filosofia l’applichiamo anche ai farmacisti titolari dai quali compriamo: diamo loro la possibilità di entrare tra i soci di capitale.

Veniamo alle acquisizioni…
Quaranta – Attualmente abbiamo già 15 farmacie in gestione, con una ventina di compromessi in modo da arrivare a trenta farmacie rogitate entro la primavera 2023. Abbiamo un target di 50 farmacie entro la fine del 2023.

Distribuzione geografica?
De Felice – Siamo focalizzati in regioni del centro Italia (Toscana, Emilia-Romagna, Lazio e Marche) ma anche in Puglia, che riteniamo un mercato molto interessante anche da un punto di vista della profittabilità. Guardiamo comunque attentamente opportunità di creazione di valore in altre regioni italiane.

Target principale?
Quaranta – Farmacie con fatturato sopra il milione di euro, ubicate in città e in provincia, non ci interessano le rurali. Puntiamo a farmacie non troppo grandi, che siano in sintonia con il nostro piano industriale il cui primo obiettivo è la crescita di valore.
De Felice – Il nostro modello è quello di una farmacia di relazione, che sia l’evoluzione della farmacia tradizionale basata sul consiglio e legata al suo territorio, ma snella, moderna e digitalizzata.

E che cosa intendete per creazione di valore?
De Felice – Riteniamo che ci siano le opportunità per lavorare su questo cluster di farmacie con l’obiettivo di far crescere la parte commerciale dell’offerta e i servizi di prevenzione e assistenza. Vogliamo che tecnologia e innovazione siano a disposizione delle persone per rendere più semplice ciò che fino a poco tempo fa non lo era, come ad esempio servizi di facile accesso come la consegna a domicilio gratuita.
Quaranta – Al Nord la domanda di servizi in farmacia è ben sviluppata, al Centro-Sud ci sono potenzialità ancora inespresse che vogliamo cogliere. Stesso discorso per l’area di libera vendita: i nostri valori sono cura, accoglienza e professionalità.

Parlavate di farmacia di relazione…
De Felice – La cosa più importante per noi è la soddisfazione dei nostri pazienti, che arriva dall’essere accolti, ascoltati, compresi ed aiutati. Crediamo nell’importanza della relazione tra farmacista e paziente così come tra farmacia e comunità. Vogliamo che al banco ci siano farmacisti che sanno consigliare, che siano veri e propri “mini-influencer”, e per questo abbiamo già realizzato una Academy per la formazione del nostro personale, che conta circa 100 persone. Non so quante altre catene possano dire di essersi occupate della formazione delle loro risorse già dopo le primissime acquisizioni.
Quaranta – La relazione verrà curata anche con strumenti come carta fedetà, crm e app. Riguardo a quest’ultima, in particolare, puntiamo a realizzare una piattaforma che sia di utilità non solo per il cliente finale ma anche per i nostri farmacisti, che potranno trovare contenuti online rivolti all’aggiornamento professionale.

Come si chiamerà la catena, Pharma Green?
De Felice – No. Il marchio dell’insegna è già registrato e investiremo sulla brandizzazione delle farmacie del network dall’inizio del nuovo anno: ci sarà un format che verrà adottato nei diversi esercizi secondo tre o quattro adattamenti – la formula più snella prevede insegna, category e comunicazione in store – a seconda dei casi. Entro giugno invece inaugureremo il nostro flagship store.
Quaranta – Gli investimenti comprendono anche il lancio della marca privata, che consideriamo una delle leve di quella creazione di valore di cui dicevamo prima.

E infine l’e-commerce…
De Felice – Anche quello è tra gli obiettivi per il 2023. Abbiamo parlato di farmacia moderna, l’omni-canalità è ormai un’evoluzione obbligata.
Quaranta – Tra le farmacie già in portafoglio ne abbiamo due che dispongono di un sito per la vendita a distanza. Saranno la base da cui partiremo per il nostro e-commerce.

Altri articoli sullo stesso tema