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Permacrisi, anche nella farmadistribuzione i piccoli reagiscono con più agilità

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Eraclito sosteneva che «l’unica costante della vita è il cambiamento». Mai come oggi, questa affermazione trova riscontro nel comparto della distribuzione del farmaco, dove tutto sembra essere ambiguo, complesso, volatile e incerto. Viviamo un’epoca che gli economisti definiscono “permacrisi”, un periodo prolungato di instabilità e insicurezza. Ci troviamo nel mezzo di una vera e propria “tempesta perfetta”: l’ascesa vertiginosa dei costi operativi (trasporti, banche, personale, energia, materie prime, pezzi di ricambio, imballaggi); le difficoltà derivanti dal post-pandemia; la recessione in corso, aggravata dai tassi di interesse elevati che non scendono se non in modo lento e impercettibile; le perturbazioni nelle catene di approvvigionamento delle materie prime, a causa del covid prima e dei conflitti internazionali dopo; la carenza di personale qualificato e motivato.

I progetti di joint venture tra Cef e Unico di cui leggiamo dimostrano che i grandi soffrono la congiuntura più di altri, come confermano le perdite di esercizio patite nel 2023 dai principali gruppi del nostro settore. In questo contesto la sfida principale è non rimanere immobili, anticipare il futuro: servono resilienza e capacità di adattamento e in questo le realtà medio-piccole sono spesso in vantaggio sulle grandi, semplicemente perché a dimensioni più contenute corrisponde maggiore agilità.

Porto l’esempio della nostra azienda, la cooperativa Farmacentro: per ridurre in modo significativo – e soprattutto strutturale – i costi operativi, abbiamo puntato con decisione sull’uso di energie rinnovabili, dotando di pannelli solari i nostri due magazzini di Jesi e Perugia. Ne abbiamo installato uno su ciascuno degli immobili di proprietà, di potenza rispettivamente di 649 e 494 kWp e i dati dicono che ogni pannello consente un recupero annuo di Co2 uguale a quello che assicurerebbero 16.500 alberi, cui si aggiunge un risparmio sulla bolletta di  oltre 200mila euro l’anno.

Sempre per contenere i costi, e assicurare al contempo un servizio ancora più efficiente alle farmacie, Farmacentro ha effettuato importanti investimenti anche nell’automazione; questa così come il ricorso alle energie rinnovabili ci assicurano la resilienza necessaria ad affrontare il futuro con fiducia e con la certezza che, se sarà necessario, l’azienda sarà in grado di investire in ulteriori miglioramenti senza compromettere la propria sostenibilità, perché dispone delle risorse necessarie.

In tal senso, invitano all’ottimismo anche gli ultimi dati sui ricavi dell’attività distributiva: da gennaio, il giro d’affari della cooperativa è aumentato di quasi 10 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente. Come dice Julio Velasco, attuale allenatore della Nazionale femminile di pallavolo, i bravi giocatori risolvono le giocate, quelli mediocri cercano alibi.

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