Skin ADV

Per il 2020 Farmacie Specializzate si dà sei obiettivi. E il fil rouge è crescere

Filiera

Più 35% nel fatturato annuo rispetto alla media delle farmacie italiane, più 9% nel peso del fatturato commerciale su quello totale (sempre rispetto alla media complessiva del canale), più 19% e più 16% rispettivamente nell’incidenza dei segmenti igiene-cosmesi e integratori. Sono i numeri che fotografano prestazioni e risultati conseguiti in un anno dagli  affiliati di Farmacie Specializzate, convenuti a Roma il 23 e 24 novembre per la convention 2019 del network. Più di 620 le farmacie della rete, che totalizzano 42 milioni di ingressi in un anno e fanno registrare un fatturato cumulato di 1,2 miliardi di euro, grazie a una media di 222 scontrini battuti giornalmente (+11% rispetto al totale farmacie Italia) ognuno dei quali conta poco meno di 3 pezzi (+13%) e mostra un valore medio di 18,4 euro (+3%). «Sono numeri» spiega a Pharmacy Scanner Luigi Corvi, amministratore delegato della rete che fa capo a Unifarco (di cui è vicepresidente) «generati dallo specifico modello che abbiamo voluto imprimere al network: non aspettiamo il cliente ma gli andiamo incontro, ce ne prendiamo cura in maniera proattiva e nel suo significato più ampio. I nostri fatturati non dipendono per l’85% dal mutualistico come altre farmacie, lavoriamo intensamente sui reparti della libera vendita perché siamo convinti che anche qui il farmacista possa esprimere pienamente tutta la sua professionalità, con consigli mirati sugli stili di vita e sulla prevenzione».

Corvi, in particolare, riassume il posizionamento del network con la formula “la farmacia dei sani”. «Ci rivolgiamo alle persone che vogliono continuare a stare bene e conservare la loro energia» conferma «ci presentiamo al nostro pubblico con un posizionamento ottimistico e allegro che fa perno sul concetto di salute piuttosto che su quello di malattia». Ma tra gli obiettivi del network c’è anche quello di evitare il rischio della disintermediazione di farmacia e farmacista. «E’ una minaccia che non arriva soltanto dall’online» osserva Corvi «ma a volte siamo noi stessi titolari a catalizzarla, quando facciamo del prezzo l’unica leva di crescita della nostra farmacia».

Per l’anno entrante, così, i programmi della rete sono quelli di proseguire nella crescita. «Ci siamo posti sei obiettivi: attrarre nuovi clienti strappandoli ai canali concorrenti delle grandi superfici specializzate, che sul cosmetico fanno 1,35 miliardi di euro in un anno; incrementare la frequenza con cui il cliente torna in farmacia, convincendolo che non deve venire a visitarci soltanto quando ha una ricetta; alzare ulteriormente il valore dello scontrino medio; alzare la “reputation” della rete, mettendo ancora in maggiore evidenza i suoi contenuti distintivi; rafforzare il posizionamento, che è quello della farmacia dei sani, anche attraverso un’offerta e un assortimento coerenti».

Anche nel 2020, inoltre, il network proporrà un calendario di campagne imperniate su quattro aree: ageing, dermatologia, cardiologia e detox. «Sull’ageing abbiamo pianificato due eventi» dettaglia Corvi «nel primo e secondo semestre. La campagna CuoreinForma cadrà a maggio e sarà proposta in collaborazione con il Servizio sanitario dell’Emilia Romagna, gli eventi sul Detox sono programmati tutti per ottobre».  Come già l’anno scorso, tutte le campagne saranno precedute da una comunicazione che farà perno sui più importanti media locali, per un investimento che le farmacie affiliate dovranno sfruttare senza sprechi.«Il tema è sempre quello dell’adesione alle attività» conferma l’amministratore delegato di Farmacie Specializzate «abbiamo un piano marketing ponderato e calibrato, non può essere vanificato da qualche farmacista che alla richiesta dei clienti cadono dalle nuvole e dicono di non sapere niente». Adesione alle attività, in sostanza, come sinonimo di fedeltà alle strategie della rete. «Lo abbiamo già detto spesso» conferma Corvi «dobbiamo passare dalla farmacia indipendente alla farmacia interdipendente. Potremo competere con le catene di proprietà soltanto se faremo squadra, ed è per questo che tra le attività in programma l’anno prossimo riproporremo iniziative di team building con i nostri affiliati. Farmacia e farmacista devono cambiare».

Altri articoli sullo stesso tema