Osservatorio Pharma di QBerg: il pricing dell’online? Una strana commistione tra hi-low e edlp

Mercato

Il pricing delle farmacie online? Spesso disordinato e da ricalibrare, soprattutto se si vuole evitare di perdere l’effetto “taglio prezzo” nei confronti del consumatore. È una delle riflessioni che arrivano dalla prima edizione dell’Osservatorio Pharma e-commerce di QBerg, l’indagine con cui la società – specializzata in servizi di price intelligence – ha analizzato assortimenti e offerta che le farmacie online hanno proposto nel 2024. Presentata il 2 aprile in un incontro di lavoro organizzato dal Consorzio Netcomm (con cui QBerg collabora dal 2020), la ricerca ha passato al setaccio oltre 50 siti di e-commerce del comparto healthcare, per un totale di oltre 45 milioni di osservazioni di prezzo, e più di 15mila campagne web promo (veicolate da banner promozionali, slider e altri elementi grafici) di 25 siti, per un totale di quasi 1,8 milioni di osservazioni di prezzo.

Le valutazioni più interessanti riguardano l’uso dello sconto che contraddistingue le farmacie online: il canale, dice in sintesi QBerg, continua a caratterizzarsi per una strana fusione di “hi-low” (come vengono chiamate le strategie di pricing in cui un’azienda offre inizialmente i suoi prodotti a un prezzo relativamente alto e successivamente a un prezzo più basso) ed “edlp” (prezzo sempre più basso dei concorrenti e senza variazioni significative nel tempo). In sintesi, «è tutto in promo, sempre, e su tutti i prodotti c’è un taglio prezzo dichiarato».

 

Incidenza sconti, siti web vs campagne promo

 

In media, dice l’Osservatorio, i siti del pharma mostrano un’incidenza media degli sconti attorno all’86%, che nelle campagne web promo arriva a superare il 93%. Niente a che vedere con altri settori del commercio online: nell’elettronica l’incidenza degli sconti si ferma al 3%, nel largo consumo all’1,5%.

 

Sconti, profondità media totale e per categorie

 

Anche nella profondità degli sconti le farmacie online si distinguono nettamente da altri comparti del commercio digitale: sul totale del campione formato dai 50 principali siti del pharma, il taglio prezzi si aggira in media attorno al 34%, nel caso delle campagne web promo al 24%. Ma in alcuni segmenti di prodotto gli sconti risultano molto maggiori: più del 35% nel cura persona e oltre il 51% nei prodotti sanitari. Per QBerg, in sostanza, occorre che le farmacie online “ricalibrino” le loro strategie di pricing evitando quelle commistioni disordinate di hi-low ed edlp di cui si diceva in apertura. Altrimenti, è il monito, si corre il rischio di annullare l’effetto di sconti e offerte. E intaccare la sostenibilità finanziaria, un tema che nel 2025 si avvia a diventare sempre di più cruciale per il comparto.

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