Operazione Auchan-Conad, l’alt dell’Antitrust e le ricadute sulle parafarmacie dei due gruppi

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Le 50 parafarmacie circa che erano di Auchan potrebbero non aggiungersi in blocco alle 134 di Conad. Invita a tale ipotesi il bollettino con cui il 20 gennaio l’Antitrust ha annunciato l’avvio di un’istruttoria sulla dismissione dei punti vendita del gruppo francese a favore del consorzio guidato da Francesco Pugliese e di Bdc Italia (controllata al 51% dalla stessa Conad). Alle due società dovrebbero finire 78 ipermercati, 169 supermercati e 44 superette (con le relative parafarmacie), ma il Garante della concorrenza ha fatto scattare lo stop per 101 di tali esercizi. Secondo i minuziosi accertamenti condotti dal Garante, infatti, in ognuno di questi casi l’ingresso del punto vendita che era di Auchan nella rete dei supermercati Conad già in attività genererebbe squilibri competitivi e concentrazioni di mercato.

Per arrivare a tale conclusione l’Antitrust ha analizzato la distribuzione delle insegne per aree omogenee e ha quindi misurato l’incidenza delle quote dei due gruppi sul totale mercato di ogni zona. Sono così risultati tassi superiori al 25% nelle aree relative a 10 superette (dove i casi di concentrazione arrivano al 55-60%), 65 supermercati (fino all’80-85%) e 26 ipermercati (75-80%). «Considerato il livello aggregato delle quote» osserva l’Antitrust «e la rilevante e capillare presenza di punti vendita del sistema Conad sul territorio, si ritiene che l’operazione in esame possa ostacolare in modo significativo la concorrenza effettiva nei 101 mercati locali della vendita al dettaglio individuati, determinando il rafforzamento o la costituzione di una posizione dominante».

Non solo: il Garante mostra dubbi anche a proposito della concentrazione che si profila sul mercato degli acquisti: «La quota di Conad nel comparto degli approvvigionamenti» osserva l’Authority «è stimabile in circa il 24%, tale da consentire a Conad stesso di diventare il primo operatore, seguito da Esd Italia (20%) e da Coop Italia (13%)». Al momento l’Antitrust non dà ancora indicazioni sulle contromisure da mettere in campo: lo farà tra 45 giorni, a marzo, e nel frattempo ascolterà cosa avranno da dire le parti. Ma è evidente che sui 101 punti vendita segnalati incombe il rischio di un provvedimento che obblighi Conad a dismetterne una parte, a favore di qualche concorrente.

 

 

Sarebbe allora interessante capire quanti dei supermercati e ipermercati messi sotto osservazione dal Garante dispongono di parafarmacia e quindi potrebbero passare nei prossimi mesi sotto altre insegne. Purtroppo, però, la relazione dell’Authority “nasconde” i punti vendita limitandosi a fornire il capoluogo di provincia in cui sono ubicati: come riferisce la tabella sopra (fonte Uiltucs) a Roma sono sotto la lente 29 tra super e iper, a Brescia 10, a Napoli 3 e via di seguito. Un incrocio con i dati del ministero della Salute sulle parafarmacie autorizzate, induce a ritenere che nell’elenco ci siano diversi punti vendita con corner al seguito, ma approfondire oltre è impossibile.

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