Quasi l’85% di chi compra online preferisce ricevere l’acquisto a casa o al lavoro, soltanto il 15% opta per il ritiro in negozio, in Posta o dal corriere. Anche se i tempi del servizio sono sostanzialmente gli stessi (in media poco più di tre giorni) e la soddisfazione espressa dai clienti non mostra grandi differenze: voto medio di nove (su una scala da uno a dieci) per il ritiro in un punto di distribuzione, 8,9 per la consegna a casa o al lavoro. Sono alcune delle indicazioni che arrivano dalla prima edizione della ricerca “Il delivery index dell’e-commerce”, l’indagine di Netcomm che a partire da questa prima release mapperà a cadenza trimestrale i comportamenti dei consumatori riguardo ad acquisti online e spedizioni.
Un intero capitolo, ricco di spunti di riflessione anche per gli e-retailer del comparto healthcare, è dedicato a un’analisi delle preferenze di chi acquista online riguardo alle modalità con cui vuole ricevere i prodotti. Nei primi tre mesi dell’anno, dice la ricerca, l’84,5% delle spedizioni si è concretizzato in una consegna (ma tra gli acquirenti di prodotti Salute&Bellezza la quota sale all’87,1%). In particolare, il 77,5% dei recapiti ha raggiunto il domicilio, il 4,1% il luogo di lavoro, il 3% la casa di un’altra persona. Ammonta invece al 15,2% (12,9% nell’Health&Beauty) la quota degli acquisti online effettuati nei primi tre mesi del 2023 che sono stati ritirati personalmente dallo shopper: nel 7,8% dei casi in un punto attrezzato, nel 4% in un locker, nel 2,2% in un negozio collegato al brand del prodotto acquistato, nell’1,3% degli acquisti in un ufficio postale.
Nonostante scelte nettamente polarizzate, il livello di soddisfazione espresso dagli acquirenti per la modalità di spedizione prescelta è sostanzialmente lo stesso: in particolare, chi ha comprato prodotti di Health&Beauty e ha preferito il ritiro (in un punto attrezzato, in negozio, tramite locker o altro) riassume il proprio livello di soddisfazione con un voto medio di 9,3; chi invece ha optato per la consegna (a casa o al lavoro) dà un giudizio di 8,9 su una scala da uno a dieci. Attenzione però: anche se l’apprezzamento è lo stesso, dice Netcomm, i consumatori che più spesso scelgono il ritiro sono gli uomini, i giovani under 25 e i residenti nei grandi centri urbani (ossia le città con più di 100mila abitanti). Trasversale, invece, il servizio di consegna, che viene scelto da una clientela senza evidenti connotazioni in quanto a genere, età e tipologia di centro abitato.
Anche sui tempi medi di attesa per ricevere gli acquisti le differenze tra ritiro e consegna sono minime: in media poco più di tre giorni, che nel caso dell’Health&Beauty scendono leggermente (circa 70 ore). Il food&grocery è (ovviamente) il reparto dove gli acquisti online richiedono le attese più brevi (meno di due giorni in caso di ritiro e quasi due e mezzo con la consegna), abbigliamento e sport è invece il comparto dove le attese sono più lunghe (da quattro a più di quattro giorni e mezzo).
Evidenti difformità tra le categorie di prodotto, infine, anche per quanto concerne i resi: in media pesano per il 5,4% delle spedizioni ma nell’informatica ed elettronica di consumo arrivano a rappresentare il 9,3% degli invii, nell’Health&Beauty si fermano al 2,6%, forse perché chi acquista in questa categoria tende a scegliere con maggiore attenzione si ricompra prodotti già provati e consolidati. Quanto alle aree geografiche, i consumatori del centro Italia sono quelli che più spesso chiedono il reso del prodotto acquistato online.