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Online, la seconda ondata ha già riportato le vendite ai valori di marzo-aprile

Filiera

La seconda ondata di covid ha velocemente riportato il mercato online della farmacia ai valori di marzo-aprile e la previsione è che nei mesi a venire gli acquisti a distanza di prodotti del comparto consumer health non potranno che continuare a crescere. Questa almeno è la valutazione che ha messo d’accordo tutti gli ospiti del webinar organizzato giovedì scorso, 19 novembre, da Retail Hub e Pharmacy Scanner per parlare di omnicanalità e digital in farmacia. D’altronde, i dati di mercato snocciolati nel corso dei lavori da Francesco Cavone, associate director di Iqvia, sono eloquenti: nei primi nove mesi di quest’anno, l’e-commerce della farmacia ha totalizzato vendite per 274 milioni di euro, in crescita del 59% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso; sui 12 mesi (cioè dall’ottobre 2019 al settembre 2020) il giro d’affari vale invece 336 milioni, +53% sui 12 mesi precedenti.

 

 

Soltanto a settembre, in particolare, le vendite online di prodotti della farmacia (otc, integratori eccetera) hanno generato un giro d’affari di 34 milioni di euro, quasi lo stesso valore toccato a maggio (35 milioni) e poco sotto il picco – per il momento ancora insuperato – di aprile (37 milioni). «A novembre stiamo registrando gli stessi valori di marzo-aprile» spiega Riccardo Iacometti, amministratore delegato di Farmaé «per fine anno dovremmo superarli. Si continua poi ad allargare la platea dei visitatori: nel primo lockdown facevamo duemila nuovi clienti al giorno, oggi ne raccogliamo circa 1.200». «L’online continua a convertire utenti che prima dell’emergenza non compravano via internet» conferma Marco Di Filippo, amministratore delegato di Amica Farmacia «anche noi stiamo registrano nel mese corrente valori che sono gli stessi di marzo-aprile».

Ad attrarre nuovi clienti, però, è sempre meno la leva prezzo e sempre più il servizio. «Lo sconto è stato il richiamo che ci ha fatto conoscere» conferma Iacometti «oggi il consumatore si aspetta di avere il prodotto nelle 24/36 ore, un ampio assortimento nel quale scegliere e anche un customer care dove, operché no, può avere l’assistenza di un farmacista. Amazon insegna: non si compra lì perché c’è il prezzo migliore, ma perché sulla piattaforma si trova di tutto e la consegna è veloce e affidabile». «Il questo momento la leva prezzo motiva meno del 50% degli acquisti online» sottolinea Di Filippo «assortimento e consegna sono nettamente cresciuti per rilevanza».

 

Online polarizzato: le prime cinque categorie fanno il 60% del mercato

 

Per quanto concerne le vendite dei singoli panieri, a guidare sono sempre gli integratori che nei nove mesi attirano il 47% degli ordini. Più in generale, il paniere otc (che ricomprende anche i farmaci di automedicazione) genera il 59% degli acquisti, seguito dalle categorie personale care (34%), patient care (5%) e nutrizionali (2%). La polarizzazione è uno degli elementi distintivi del mercato online: i primi cinque segmenti di prodotto per valore delle vendite fanno il 65% del giro d’affari nel paniere otc, il 92% nella personal care, il 77% nella patient care e il 93% nel nutrizionale. In media, i Top5 coprono il 60% del mercato online della farmacia.

 

In media nelle farmacie online prezzi più bassi del 22% nell’ultimo anno

 

In media poi, dice ancora Iqvia, le farmacie online praticano uno sconto del 22% sui prezzi dei prodotti consumer health, ma tra i vari panieri del “senza ricetta” le differenze sono anche consistenti: i farmaci di automedicazione, per esempio, evidenziano ribassi medi del 28% (e nei 12 mesi ottobre 2019-settembre 2020 crescono a valori del 129%); i prodotti della patient care e della personal care propongono sconti medi del 23 e del 21% rispettivamente e crescono nell’anno del 73 e del 70%); i nutrizionali fanno +36% e mostrano prezzi ribassati del 13%, gli integratori registrano un incremento a valori del 33% e sconti del 23%.

 

Andamento dei panieri e categorie top

 

«Dai dati dell’online e dal confronto con l’offline» è la riflessione conclusiva di Cavone «emergono dinamiche che invitano a guardare con interesse all’e-commerce. Lo scenario, in particolare, mostra un crescente sviluppo di logiche da multicanalità trainate non soltanto dalle vendite a distanza ma anche da teleconsulti, telediagnosi e dematerializzazione della ricetta».

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