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Online, anche nel 2021 crescita a doppia cifra. E sul 2019 il balzo è addirittura del 90%

Mercato

Il giro d’affari della farmacia online cresce a doppia cifra anche nel 2021: +14% sull’anno precedente secondo le rilevazioni di Iqvia, che nei giorni scorsi ha fornito numeri e cifre dell’e-commerce relativo al comparto healthcare (sop-otc più extrafarmaco, le categorie per le quali è autorizzata in Italia la vendita a distanza). Il mercato vale ormai 437 milioni di euro, ossia il 4% circa del totale messo assieme dagli stessi panieri nel canale fisico, ma il dato che spicca su tutti riguarda la progressione: nei due anni della pandemia – cioè 2019 vs 2021 – l’online cresce a valori del 90%, quando nel fisico il giro d’affari totale della farmacia (incluso l’etico) cresce nello stesso periodo dell’1,5% soltanto.

 

Farmacie online, nel 2021 vendite per 437 milioni di euro

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Tutti i panieri dell’offerta online, dice ancora Iqvia, hanno registrato nel 2021 incrementi significativi: le vendite a distanza di integratori notificati (vitamine, minerali, probiotici, prodotti per i capelli e le unghie eccetera) totalizzano 215,2 milioni di euro, +17% sul 2020; il cura persona (cosmetici, creme, shampoo) registra un giro d’affari di 141,3 milioni di euro, +12,3%; i farmaci di automedicazione toccano i 45 milioni di euro e crescono sul 2020 del 7,7%; i dispositivi medici, in cui figurano mascherine, ossimetri, termometri e via a seguire fatturano nel 2021 più di 23,6 milioni di euro, in crescita sull’anno precedente del 10,6%; infine i nutrizionali (latti in polvere, alimenti per celiaci eccetera) arrivano a 12 milioni di euro, +17,7% sul 2020.

D’indubbio interesse anche le evidenze che si ricavano spostando l’analisi dai panieri alle singole categorie: il primo segmento di mercato per valore delle vendite online è quello della bellezza femminile, che nel 2021 hanno totalizzato un fatturato di 59,6 milioni di euro (+13,8% sul 2020). Seguono gli integratori vitaminici e minerali, che chiudono l’anno a 52,7 milioni (+15,3%), e a debita distanza gli analgesici da banco (21,5 milioni di euro, +17,4%). Chiude in territorio negativo soltanto il segmento dei prodotti per tosse e raffreddore (20,5 milioni di euro, -1,4%) ma va tenuto presente che nel 2020 questa categoria aveva messo a segno un incremento del 127% sul 2019.

Significativa anche la concentrazione del mercato online: i primi dieci segmenti per valore delle vendite (bellezza femminile, integratori, prodotti per l’apparato digestivo, prodotti bellezza unisex, prodotti per capelli, per l’apparato circolatorio, gli analgesici, prodotti urologici e per il sistema riproduttivo) coprono il 72% del giro d’affari complessivo e mostrano tutti una crescita a doppia cifra,  fuorché come detto il gruppo tosse e raffreddore.

Per quanto concerne infine le leve che spingono il consumatore a rivolgersi all’online per i suoi acquisti di healthcare, Iqvia mette al primo posto il prezzo, che pesa anche per la possibilità di confrontare online i prodotti, le offerte e gli sconti. Ma risultano sempre più determinanti anche altri fattori, come la riservatezza che caratterizza l’acquisto online e la comodità derivante dal fatto di poter acquistare 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana. E senza dover uscire di casa, elemento non irrilevante se si è malati.

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