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Nutraceutici: in farmacia vendite trainate dai prezzi, l’online vola anche nelle unità grazie agli sconti

Mercato

Il mercato dei nutraceutici vale in Italia quasi 5 miliardi di euro, con la farmacia nel ruolo del canale leader (in virtù di una market share che arriva al 76%) e l’e-commerce ben distanziato al secondo posto (9%) ma primo per tasso di crescita: +20,9% in un anno, a fronte del +4,9% che fa registrare il comparto nel suo insieme e del +2,2% della farmacia. È la fotografia che Iqvia ha presentato a Cosmofarma (Bolognafiere, dal 19 al 21 aprile scorso) per aggiornare sulle tendenze di uno dei panieri più dinamici dell’area commerciale della farmacia: quasi un terzo degli italiani li assume regolarmente e il consumatore tipo è donna, ha un’età sopra i 45 anni, è più spesso dirigente o lavoratore autonomo e si distingue per un livello scolastico e socio-economico elevato.

 

Nutraceutici, il mercato retail secondo Iqvia (12 mesi aprile ’23-marzo ’24)

 

Dai dati, riguardanti i dodici mesi che terminano a marzo ’24, risulta comunque evidente che nell’insieme il comparto cresce grazie all’aumento dei prezzi, cioè all’inflazione, perché a volumi (cioè pezzi venduti) l’anno mobile chiude in lievissima perdita (-0,5%), che nel canale farmacia si trasforma in una netta contrazione (-2,1%, vedi sotto). Nel confronto tra canali, in particolare, l’e-commerce è ancora una volta l’unico a crescere davvero anche nei volumi (+14,5%), con la la leva prezzo a contribuire soltanto in parte (+5,6%) quando invece in farmacia è proprio l’inflazione (+4,4%) a recuperare la contrazione dei volumi.

 

Valori vs volumi e prezzi medi, canali e segmenti a confronto

 

Stessa eterogeneità tra le diverse categorie di prodotto che costituiscono il comparto: tra le prime cinque per quota di mercato, si piazzano al primo posto per crescita gli antiacidi, che nell’anno mobile registrano un incremento a valori del 19,4% cui contribuiscono tanto i volumi (+7,3%) quanto i prezzi (+11,3%). Bene anche i probiotici (+7,5%) e i calmanti sonniferi (+7,3%), in affanno i regolatori del colesterolo che restano quasi invariati (-0,3%, sempre a valori) grazie soltanto all’aumento dei prezzi (+1,9%, vedi sopra). Al di là degli andamenti, in ogni caso, un’analisi per categorie rivela un mercato sufficientemente polarizzato, nel quale i primi 15 segmenti per market share mettono assieme il 64% del giro d’affari del comparto e crescono nell’anno mobile del 4%: nell’ordine, sono probiotici (569 mln di euro), integratori minerali (384 mln), antiacidi/bruciore di stomaco (223 mln) regolatori del colesterolo (217 mln), calmanti e sonniferi (214 mln), prodotti per stomaco e tratto digerente (198 mln), lassativi (195), polivitaminici e minerali (178), tonici (173), antitosse (157), vitamine del gruppo B (133), prodotti per le malattie urinarie (130), altri integratori (125), oftalmici (121) e immunostimolanti (120 milioni di euro, sempre nell’anno mobile).

 

Nutraceutici, le categorie che vendono di più in farmacia

 

Sempre a proposito di categorie, probiotici, antitosse, prodotti per le malattie urinarie e oftalmici sono i quattro segmenti che devono al canale farmacie l’80% o più delle loro vendite; regolatori colesterolo e immunostimolanti sono invece i due gruppi che registrano il maggiore incremento delle vendite online mentre per antiacidi e minerali a crescere di più sono gli acquisti nel canale gdo. Nell’e-commerce, in particolare, i nutraceutici rappresentano uno dei mercati principali, dato che con un giro d’affari di 445 milioni di euro contribuiscono per il 45% ai ricavi totali del canale. Le vendite nell’anno mobile, in particolare, crescono del 21% rispetto ai dodici mesi precedenti e a trainare sono due categorie in particolare, i prodotti per l’apparato gastrointestinale (+20,9%) e il gruppo vitamine/minerali/integratori alimentari (+18,1%), seguiti a debita distanza da urologici (+7,3%) e prodotti per l’apparato circolatorio (+6%).

 

Prezzi medi, online -29% rispetto alla farmacia fisica

 

La competitività dei prezzi resta il principale traino delle vendite digitali. In media, il canale online vanta rispetto alla farmacia fisica prezzi inferiori del 29%, con i differenziali più consistenti proprio nelle categorie più importanti: probiotici -38%, integratori e minerali -32,4%, regolatori del colesterolo -27,8% e via a seguire (vedi sopra).

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