Nell’ultimo anno ogni cinque italiani che hanno fatto acquisti su internet uno ha comprato farmaci o dispositivi medici, un altro ha comprato cibo per pet e più di uno su tre ha ordinato prodotti di bellezza o personal care. Sono alcune delle cifre contenute nell’ultimo Nielsen Connected Commerce Report, il rapporto con cui annualmente Nielsen fotografa dinamiche e profili di spesa dei consumatori connessi. Pubblicata a fine novembre, la ricerca rivela che in due anni – dal 2016 al 2018 – gli acquisti online di prodotti del Largo consumo confezionato e di freschi sono cresciuti a livello mondiale del 15%. E l’incremento, dicono i dati, si deve alla crescente fiducia con cui i consumatori si avvicinano all’e-commerce: ormai, rivela Nielsen, il 95% di chi è connesso a Internet ha compiuto almeno un acquisto online, un tasso che rispetto al 2017 è cresciuto dell’1% e a confronto del 2016 è salito del 2%.
E l’Italia? Le preferenze dei consumatori di casa nostra che comprano online mostrano poche sorprese: in testa restano i viaggi, acquistati dal 61% dei connazionali che nell’ultimo anno si sono affidati all’e-commerce; seguono a pari merito con il 56% moda e libri e musica, quindi i biglietti per concerti ed eventi (46%). Al quinto posto troviamo una categoria che occupa metri lineari anche nelle farmacie, ossia beauty e personal care: nell’ultimo anno sono stati acquistati dal 40% degli italiani che hanno fatto shopping online, ma soprattutto è loro l’incremento più consistente delle vendite, 12%. Qualche gradino più in basso il pet food, acquistato online dal 21% degli intervistati (+5% nell’anno) e quindi subito a ruota medicinali e dispositivi medici, comprati dal 20% di coloro che hanno fatto spesa via web (anche in questo caso in aumento del 5% sull’anno precedente).
«Viaggi, moda e libri sono le tipiche categorie del primo acquisto online» osserva Christian Centonze, Fmcg solutions leader di Nielsen Italia «ma, nella misura in cui si consolidano familiarità, abitudine e fiducia, le categorie di acquisto si ampliano a comparti come il cura persona e i prodotti baby, fino ad arrivare a comprendere i cibi confezionati e freschi. Ciò si evidenzia nel salto significativo degli acquisti online nel largo consumo e nel recapito a casa dei cibi pronti (food delivery)». In particolare, quasi la metà dei consumatori (49%) dichiara che la possibilità di riavere indietro il denaro in caso di acquisti non conformi all’ordine potrebbe incoraggiarli a comprare online. Un altro 45% è attirato dalla sostituzione in giornata in caso di prodotti non disponibili, mentre il 44% sta richiedendo servizi di spedizione gratuiti per acquisti superiori a una certa cifra.
«Con la diffusione dei consumi online» conclude Centonze «la costante evoluzione degli spazi occupati dall’e-commerce ha assottigliato i confini tra il canale di vendita fisico e quello virtuale. Alcuni anni fa l’online si esauriva nell’acquisto di servizi e beni non deperibili, oggi stiamo assistendo all’aumento degli acquisti in nuove categorie merceologiche. In prospettiva, i comportamenti di acquisto online saranno guidati da innovazioni digitali come l’assortimento sempre più personalizzato, sulla base di spese pianificate e customer journey».