Italiani “pet-friends”: il 63% ha un cane e il 31% spende 50-100 euro al mese

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Sono ormai 60,4 milioni gli animali da compagnia (cani, gatti, uccelli, pesci, piccoli mammiferi eccetera) che abitano nelle case degli italiani. E sono più di due su tre (il 67%) i connazionali che dichiarano di vivere con almeno un pet, una percentuale che in Europa ci mette dietro soltanto alla Polonia (70%) e davanti a Repubblica Ceca e Francia (65%). Sono alcuni dei dati provenienti dal Rapporto 2018 Assalco-Zoomark, la “guida” che ogni anno misura le dimensioni del mercato del pet in Italia e ne fotografa l’evoluzione.

 

 

Nelle case degli italiani, dice il Rapporto, vivono quasi 7,5 milioni di gatti, 7 milioni di cani, 12,9 milioni di uccelli e 1,8 milioni di piccoli mammiferi. In particolare, si contano 12,3 gatti ogni cento abitanti, 11,5 cani ogni cento abitanti, 21,2 uccelli e tre piccoli mammiferi (sempre ogni cento abitanti). Sono valori che collocano il nostro Paese in testa alla classifica europea: messe assieme tutte le specie di pet, nello Stivale vivono 50,3 animali da compagnia ogni cento abitanti, in Francia 46,5, in Polonia 41 e in Spagna 40,2.

 

 

Meritano una lettura anche i dati sulla popolazione pet per nuclei familiari: il 63,3% dichiara di vivere con almeno un cane, il 38,7% delle famiglie che hanno almeno un animale di affezione dice di avere un gatto. Il cane viene scelto soprattutto dalle coppie con figli (66,7%) e dai single (63,6%), che amano anche i gatti (ne possiede almeno uno il 43,2%). Amano molto i gatti anche le famiglie monogenitore (42,1%) e le coppie senza figli (41,8%), dove più spesso trovano accoglienza anche gli uccelli. Le tartarughe sono preferite soprattutto dalle persone che vivono da sole (9,1%) e tra i single è frequente anche la presenza di conigli (6,8%), criceti (4,5%) e cavalli (2,3%). Le coppie con figli, oltre a detenere il primato fra coloro che vivono con un cane, sono quelle che più di tutte prediligono i pesci (6%).

 

 

Oltre a trovare posto sempre più spesso nelle case degli italiani, gli animali da affezione sono ormai considerati da chi li possiede “parte” integrante della famiglia. Lo dimostrano non soltanto le abitudini (il 53,5% dei proprietari di pet dice di dedicare a loro gran parte del proprio tempo libero, il 46,2% viaggia solo dove può farlo anche l’animale) ma anche l’evoluzione della spesa: il 57,7% degli intervistati afferma di spendere in media per il proprio pet 50 euro al mese, il 31,4% dichiara una spesa mensile oscillante tra i 50 e i 100 euro, il restante 8,7% spende più di 100 euro al mese. Rispetto al 2015, calano coloro che si collocano nella fascia di spesa più bassa e aumentano invece le due fasce superiori.

 

 

Secondo IRi, il 50% dei proprietari è solito anche fare regali al proprio pet in occasioni speciali come il Natale o il compleanno (dell’animale). E’ il motivo per cui, sempre più spesso, le catene di pet shop che profilano la clientela ripongono particolare attenzione nella raccolta dei dati anagrafici degli amici a 4 zampe. «Il mercato si muove sempre più rapidamente, il numero dei pet parents è in aumento così come la spesa media dedicata alla loro salute» commenta Paolo Sani, amministratore delegato Msd Animal Health «da player del mercato, ci siamo domandati cosa faccia oggi davvero la differenza. La risposta è nell’intuizione che ha dato vita al progetto della Farmacia PetFerenziale: l’abilità di offrire servizi veramente utili all’utente e la capacità di creare sinergie significative tra specialisti – medici veterinari e farmacisti – sul territorio».

Il progetto della Farmacia PetFerenziale di Msd Animal Health, prosegue Sani, «nasce proprio dalla consapevolezza del valore che ricopre la consulenza dei professionisti della salute, il medico veterinario e il farmacista, nella promozione dell’impiego corretto del medicinale veterinario anche in ambito domestico e nel mitigare i rischi del fai-da-te terapeutico. Non dimentichiamo che la forte connessione tra benessere animale e benessere dell’uomo fa sì che le scelte informate e consapevoli abbiano un impatto positivo su tutto l’ecosistema circostante, e quindi anche sulla salute di noi “umani”».

 

Attraverso questo progetto, ci auguriamo di sostenere Medico Veterinario e Farmacista, affinchè diventino referenti fondamentali e affidabili sia tra loro sia nei confronti del consumatore, che potrà scegliere così in modo più sicuro e consapevole come gestire la salute del proprio pet.

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