Mobile commerce, Industry: pochi i siti e le app delle farmacie online che superano l’esame

Filiera

Passa da smartphone il 74% del traffico che raggiunge le farmacie online, ma dei loro siti e app soltanto una minima parte è ottimizzata per l’ambiente mobile. Risultato, accessibilità e performance si fanno più ostiche, con effetti sull’attrattività degli e-commerce e sulla fidelizzazione della clientela. È quanto rivela l’indagine di Industry che Andrea Longo, co-founder e cmo dell’agenzia di consulenze digitali, ha presentato il 13 dicembre alla seconda edizione di Scanner Orizzonti, il forum della farmacia organizzata curato da Pharmacy Scanner.

 

Analizzata una ventina di farmacie online

La ricerca, in sintesi, ha messo sotto la lente i principali e-retailer del “pharma” (una ventina in tutto, vedi elenco) analizzando architettura e prestazioni dei loro portali web così come delle app collegate (laddove presenti, ovviamente).

 

Velocità di consultazione: insufficiente

La carenza di ottimizzazione per l’ambiente mobile emerge evidente nella velocità di caricamento dei siti. Chi naviga da mobile, ricorda Industry, ha spesso bisogno di accedere rapidamente ai contenuti, perché sta viaggiando o ha poco tempo a disposizione. Servirebbero quindi pagine che si visualizzano subito e consumano poca banda, ma nella valutazione di Google PageSpeed (una risorsa gratuita di Google che valuta i tempi di caricamento di una pagina) i siti del pharma raggiungono un giudizio di appena 23/100. In particolare, è scarso l’utilizzo di immagini in formati più “leggeri” dell’usuale jpg come avif, oppure di strumenti che assicurano il caricamento progressivo dei contenuti, per cui di ogni pagina viene caricato soltanto quello che si sta effettivamente vedendo sul display.

 

Banner della home page: maggioranza promossa

Un notebook o un pc dispongono di schermi di formato orizzontale e dimensioni che (nel caso dei portatili) si aggirano sui 15 pollici; gli smartphone invece hanno schermi che si sviluppano in verticale e non misurano più di 6 o 7 pollici. Secondo l’indagine di Industry, il 77% delle home page delle farmacie online possiede banner ottimizzati per la navigazione verticale, un requisito essenziale per l’usabilità da mobile. Sempre per le stesse differenze di formato, continua Industry, sarebbe opportuno proporre al navigatore da smartphone testi brevi, che prendono poche righe anche quando vengono visualizzate in formato verticale, e posizionare i pulsanti “call to action” nella parte alta della pagina, in modo che non venga coperta dal pollice durante lo “scroll” delle pagine.

 

Inclusività digitale: un’altra insufficienza

Un altro punto critico riguarda l’accessibilità: secondo alcune ricerche, ricorda Industry, il 17% della popolazione soffre di moderate limitazioni della vista. Un’analisi effettuata con Wave, un “tool” che valuta la navigabilità dei siti web, le farmacie online presentano una media di 33 errori di usabilità e 112 problemi di leggibilità (contrasto dei contenuti grafici). Per migliorare l’esperienza degli utenti che soffrono di disabilità visive, dovrebbero essere installati strumenti che consentono al visitatore di personalizzare i parametri della visualizzazione.

 

Chatbot e soluzioni di pagamento, poca innovazione

La tecnologia continua a proporre nuovi strumenti e applicazioni per semplificare l’esperienza online. Per esempio i chatbot, assistenti virtuali che consentono al sito web di offrire ai clienti supporto h24, un servizio tutt’altro che superfluo considerato che per sua natura l’e-commerce non ha orari. Invece, soltanto il 41% dei siti web di farmacie e parafarmacie dispone di una chat e nessuna di queste è attiva dopo le 18 di sera. Stesso discorso per i pagamenti: usare la carta di credito dallo smartphone può essere scomodo per chi non ha grande dimestichezza con lo strumento, da qualche tempo sono disponibili metodi di pagamento “one-click” come Google Pay o Apple Pay ma le farmacie online che offrono questo tedono di pagamento sono solo il 18% nel primo caso e il 25% nel secondo.

 

Live streaming e Tik Tok: indispensabile cimentarsi

Il live streaming commerce è una nuova forma di e-commerce che usa lo streaming video per proporre agli utenti prodotti e offerte. Si tratta di un format, dice Industry, che al momento attira poche centinaia di consumatori soltanto, però offre tassi di conversione superiori al 30% e attrezzarsi è importante per farsi trovare pronti quando il fenomeno prenderà piede anche in Italia. Tuttavia, dice la ricerca, attualmente il live streaming commerce è sfruttato soltanto dal 14% delle farmacie online.
Discorso differente per Tik Tok: il social registra una crescita esponenziale dei navigatori che l’usano per tematiche legate alla salute (+27% nel 2024), esserci quindi è ormai imprescindibile ma al momento solo il 63% dei siti online del pharma è su questa piattaforma.

 

Conclusioni

Navigazione e acquisto da mobile, ha concluso Longo, sono molto più di una tendenza e rappresentano ormai la modalità più diffusa tra i clienti dell’e-commerce: ottimizzare i siti per la consultazione da smartphone è improcrastinabile ma la farmacia online ha ancora molta strada da percorrere. Occorre in sostanza un cambio di passo deciso per raggiungere standard adeguati alle aspettative degli utenti.

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