A Genova una farmacia che gestisce spazi ed espositori con leggerezza. E non è da tutti

Mistery Shopper

Molte farmacie si caratterizzano per un’esposizione confusa che mette assieme prodotti di categorie diverse senza alcun ordine logico. In particolare, sono frequenti le infilate di cartelli e visual senza grazia alcuna, al solo scopo di riempire ogni spazio disponibile. Il risultato è un’area vendita assiepata di expo da terra, materiali pop e totem, che finiscono per intralciare il passaggio tra gli scaffali dando ai clienti un’immagine complessiva di disordine e improvvisazione.

 

 

Per questo motivo, quando ci imbattiamo in piacevoli eccezioni le segnaliamo volentieri. È il caso della Farmacia Pescetto, che abbiamo visitato in occasione di una trasferta a Genova. Cominciamo dall’esterno: le specializzazioni della farmacia sono elencate con ordine e chiarezza (laboratorio galenico, cosmetica, servizi diagnostici, forniture navali, omeopatia, infanzia). Chiarire ai pazienti/clienti cosa troveranno dentro è sempre un buon biglietto da visita. Le vetrine, composte con armonia, declinano i contenuti delle varie specializzazioni (vista la location, trovano una citazione anche le forniture navali con ausili sanitari, dotazioni di pronto soccorso, farmaci obbligatori; per i servizi ci sono test sulle intolleranze alimentari, test sulle allergie, test sulla predisposizione genetica alla celiachia…).

 

 

All’interno il lay out si presenta un po’ “datato” (andrebbe ringiovanito) però si apprezza lo stesso garbo delle vetrine: non ci sono espositori in eccesso, non c’è sovra-comunicazione. Anzi, si apprezzano spazio e ariosità. All’ingresso si comincia con l’Igiene orale, poi l’Igiene e infine la Cosmesi (con un banco che troviamo presidiato e anche questo non accade spesso). Marchi tradizionali di farmacia. Si potrebbe osare di più con qualche brand di alta gamma, in fondo siamo in una abbastanza centrale della città.

 

 

Andiamo avanti: un’area dedicata al Naturale con un buon assortimento e quindi il banco centrale, con due farmacisti che non devono allungare il collo dietro a display ed espositori da ripiano ma possono parlare con i clienti in bella vista. Si potrebbero ringiovanire un po’ arredi e design, però questa è una di quelle farmacie dalle quali si esce senza avere l’impressione di essere stati in un bazar una farmacia che non sembra un bazar. E purtroppo non sono tantissime.

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