Prosegue la “ri-brandizzazione” dei tre negozi Pharmashop appartenenti a Medi-Market, il gruppo belga che in Italia conta otto parafarmacie extra-large (sopra i 200 mq). Il punto vendita di Milano-corso Buenos Aires reca colori e format della catena dall’8 aprile scorso (vedi foto sotto); la parafarmacia di Torino-piazza Carlo Felice è attualmente sotto ristrutturazione (ma senza chiusure temporanee) e verrà re-inaugurata con l’insegna Medi-Market il 5 maggio. L’esercizio di Milano-via Torino, infine, verrà convertito al format entro l’estate.
Intanto prosegue il piano di crescita del gruppo: i piani da qui alla fine dell’anno contemplano l’apertura di altre quattro o cinque parafarmacie taglia “XXL”, la prima in ordine di tempo forse a Parma. Non conferma però Nino Faiella, direttore della filiale italiana di Medi-Market: «Apriremo sicuramente nel centro di una città del Nord» spiega a Pharmacy Scanner «ma dove non è ancora definitivo». Anche i formati si stanno progressivamente assestando, sulla base dell’esperienza maturata finora negli altri store: «Ci stiamo orientando su due modelli di parafarmacia» conferma Faiella «il format da centro città come la Medi-Market di Milano-via Garibaldi, con superficie commerciale non oltre i 250 mq, e il format extra-large degli store ubicati nei retail park, come Bologna-Castelguelfo, dai 300 mq in su».
La parafarmacia Pharmashop di Milano-corso Buenos Aires dopo la conversione al format Medi-Market. Anche qui posizionamento della catena sull’edlp (every day low price) è esplicitato da un cartello in bella vista che promette “i prezzi più bassi di Milano” (foto sotto).
Apparterranno a questa categoria le altre tre-quattro aperture che Medi-Market ha già pianificato dopo quella in un centro città. «Anche in questo caso le location sono ancora incerte» osserva Faiella «però continuiamo a restare nel nord Italia». Non ci saranno cambiamenti nei programmi nemmeno dopo la notizia dei cento integratori a marchio che Amazon ha notificato nelle settimane scorse al ministero della Salute. «Non è una sorpresa, è una mossa che prima o poi avrebbero fatto» conclude il manager «hanno le competenze e sanno a quali fornitori rivolgersi. Io ritengo però che nell’healthcare il negozio fisico avrà sempre la precedenza: lo vediamo nei nostri punti vendita, il cliente preferisce toccare con mano, esplorare le gamme, chiedere un consiglio. La shopping experience del mondo reale rimane irripetibile».