Eugenio Aringhieri, 58 anni, amministratore delegato di Dompé farmaceutici, è deceduto martedì 1 maggio a Boston in seguito a un malore. A dare notizia dell’improvvisa scomparsa la stessa azienda, che Aringhieri guidava da più di dieci anni dopo una lunga carriera in ambito farmaceutico, iniziata nella multinazionale Janssen. Apprezzato dalla comunità scientifica internazionale, Aringhieri aveva contribuito alla realizzazione di importanti joint ventures con partner come Amgen e Biogen. Nel 2012 aveva guidato l’acquisizione della società Anabasis, grazie alla quale Dompé era entrata nel settore delle malattie rare dell’occhio, e nel 2016 aveva contribuito all’acquisizione del ramo farmaceutico dell’azienda Bracco.
Aringhieri, inoltre, era membro di molti consigli di amministrazione delle società consociate, tra le quali Philogen, AAA, e-Novia e Anabasis; era anche componente della Commissione direttiva del Cluster Alisei e di recente era stato riconfermato alla presidenza del Gruppo biotecnologie di Farmindustria. Nel 2016 aveva vinto il premio come Best european ceo of the year nel biotech e, nel 2017, era stato nominato Best performing ceo, sempre in ambito Biotech. Il presidente della Dompé farmaceutici, Sergio Dompé, lo ricorda come «un grandissimo amico, un fantastico padre, un impareggiabile marito e un uomo dalla grande professionalità, che ha guidato l’azienda con visione e capacità».