Per un Mercato unico europeo che sia davvero tale, anche nel settore farmaceutico, è necessario adottare sull’e-commerce dei medicinali regole comuni per tutti i Paesi membri, che consentano tra le altre cose la vendita a distanza dei farmaci con obbligo a prescrizione. È la richiesta principale che arriva dal “paper” con cui l’Associazione europea delle farmacie online (Eaep – European association of e-pharmacies) ha risposto nelle settimane scorse alla consultazione avviata dalla Commissione Ue per raccogliere pareri e valutazioni sul rafforzamento del Mercato Unico.
Nel documento l’Eaep – che rappresenta alcune delle principali farmacie online europee, tra le quali Atida (eFarma), DocMorris e Redcare (Shop Apotheke e Europa Apotheek) – evidenzia le profonde disparità normative tra i Paesi membri: in 19 Stati gli acquisti online di farmaci con prescrizione sono vietati, mentre in altri otto (tra i quali Germania, Paesi Bassi e Svezia) questa possibilità è consentita da oltre 15 anni. «Questa frammentazione normativa» avverte l’associazione «ostacola l’accesso equo ai medicinali e crea un mercato farmaceutico a due velocità». La revisione della legislazione farmaceutica europea in corso, quindi, dovrebbe includere disposizioni per armonizzare le regole tra i Paesi membri, garantendo che tutti i cittadini possano acquistare online i farmaci con ricetta attraverso farmacie autorizzate.
Le ragioni della richiesta: accesso, sicurezza e concorrenza
L’Eaep motiva la sua posizione con tre principali argomentazioni. In primo luogo, i pazienti con difficoltà motorie, patologie croniche o residenti in aree rurali beneficerebbero di un accesso al farmaco semplificato. In secondo luogo ci sarebbe maggiore sicurezza, perché «un mercato regolamentato e trasparente riduce il rischio di contraffazione e garantisce che i pazienti si riforniscano da operatori certificati». Infine si allargherebbe la concorrenza tra operatori, che favorirebbe la trasparenza dei prezzi e un miglior servizio per i consumatori. Al riguardo, il position paper cita un recente studio di Copenhagen Economics secondo il quale la liberalizzazione dell’e-commerce farmaceutico migliorerebbe l’efficienza del mercato, aumenterebbe la disponibilità di medicinali e incentiverebbe le farmacie ad adottare soluzioni digitali.
Carenze e rimborsi: le altre proposte dell’Eaep
Un altro fronte che per l’Eaep trarrebbe giovamento dall’autorizzazione all’online dei farmaci con ricetta è quello della carenza di medicinali. Secondo l’associazione, una normativa più omogenea per la vendita online permetterebbe di affrontare meglio le indisponibilità attraverso canali regolamentati e transfrontalieri. L’armonizzazione delle etichette e dei foglietti illustrativi multilingua, inoltre, potrebbe semplificare la distribuzione, riducendo i ritardi di approvvigionamento.
Sul versante della sanità digitale, il documento invita poi l’Ue a garantire politiche di rimborso uniformi per le soluzioni sanitarie online, come la telemedicina e la dispensazione digitale di farmaci. Attualmente, molte assicurazioni sanitarie coprono solo i servizi erogati fisicamente, penalizzando così l’adozione di modelli innovativi.
Verso un “Single Market” della sanità
Infine, l’Eaep chiede alla Commissione di vigilare affinché tutti gli operatori, digitali e fisici, possano competere su un piano di parità, senza discriminazioni tra canali di vendita. Nel documento si fa riferimento a restrizioni come l’impossibilità per le farmacie online di aderire a piani di rimborso o concedere sconti sui farmaci con prescrizione, nonostante la Corte di giustizia dell’Unione europea (Cgue) abbia già chiarito la legittimità di tali pratiche.
L’associazione sollecita infine misure per migliorare le condizioni dei lavoratori transfrontalieri, categoria che, con l’aumento del lavoro digitale, rischia di essere penalizzata da regimi fiscali e previdenziali frammentati. «L’Europa» conclude l’Eaep «deve superare le barriere normative che ancora frammentano il Mercato unico della salute. Solo così potrà garantire ai suoi cittadini un accesso equo, sicuro ed efficiente ai medicinali e ai servizi sanitari digitali».