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Le opportunità della digital transformation e il vizio dei titolari di non farsi trovare

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Digitale e farmacia: due mondi non sempre vicini, che fanno fatica a comprendersi con uno spreco di opportunità non indifferente. Entrambe le parti condividono la responsabilità di questa reciproca diffidenza: molti farmacisti faticano a comprendere i vantaggi della rivoluzione digitale (problema anagrafico?), chi arriva dal digital non si sforza più di tanto per comprendere regole e specificità della farmacia. La ricerca condotta qualche mese fa dall’università degli Studi di Milano per conto di Dompé e presentata ad aprile a Cosmofarma misura accuratamente la distanza tra i due mondi: soltanto un farmacista titolare su due ha investito in qualche forma di digitalizzazione della sua attività.

Eppure, digitalizzare la farmacia significa migliorare il servizio ai clienti utilizzando gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione. Non basta essere “social”: Facebook e WhatsApp aiutano a comunicare velocemente ed efficacemente con i clienti, a gestire le prenotazioni e scambiare informazioni, ma si può e si deve fare di più. Magari partendo dalla più classica delle domande: quali, tra i bisogni del mio cliente, posso soddisfare attraverso il digitale? Ognuno risponderà come ritiene più opportuno ma i punti cardinali sono già noti.

Primo: la digital transformation consente alla farmacia di seguire il proprio cliente anche al di là della porta d’ingresso, quando ancora deve entrare oppure quando è ormai uscito.

Secondo: il digitale può semplificare la quotidianità del cliente che entra in farmacia, per esempio attraverso l’offerta di servizi che qualificano ulteriormente ruolo e professionalità del titolare. Le nuove tecnologie, inoltre, aiutano il farmacista ad automatizzare i processi routinari per dedicare più tempo alle persone.

Terzo: con la digital transformation, le farmacie possono fornire ai clienti le informazioni di cui hanno bisogno nel momento in cui ne hanno bisogno: qual è la farmacia più vicina aperta a quest’ora di notte, dove andare per farti misurare la pressione o acquistare un glucometro e così via. A volte, però, viene il sospetto che i farmacisti non abbiano poi tutto ‘sto interesse a farsi trovare: dove l’Ordine o il sindacato provinciale hanno lanciato un’app per la geolocalizzazione delle farmacie di turno, la comunicazione per pubblicizzarla scarseggia o dura pochi giorni; ci sarebbe Google My Business, ma i titolari che conoscono il servizio si contano sulle dita di una mano.

Sogno di una notte di mezza estate, passata in giro per la città a cercare la farmacia di turno: adda venì la digital transformation!

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