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Laporta: Lloyds vaccinerà nelle grandi farmacie, potenziale 2mila dosi al giorno

Filiera

Si ispirerà all’esperienza del Regno Unito, dove ormai sono state somministrate più di 42 milioni di dosi, la partecipazione di Lloyds Farmacia alla campagna vaccinale italiana contro covid: reclutamento limitato alle sole farmacie che, per dimensioni e disponibilità, garantiranno i volumi maggiori; inoculazioni tutti i giorni e per tutto l’orario di apertura; copertura delle aree di maggiore traffico compresi i centri commerciali. E’ quanto spiega a Pharmacy Scanner Domenico Laporta, amministratore delegato della catena di 260 farmacie che fa capo alla multinazionale americana McKesson.

Laporta, la settimana scorsa Federfarma ha comunicato che sono 11mila le farmacie del territorio pronte a vaccinare contro covid. Le vostre quante saranno?
L’accordo del 29 marzo sulla vaccinazione in farmacia è un passo molto importante che avvicina il nostro Paese al resto d’Europa. Noi quindi parteciperemo più che volentieri alla campagna, ma ispirandoci all’esperienza inglese: vaccineranno soltanto le farmacie che hanno spazi e strutture per fare più vaccini, l’obiettivo è massimizzare la capacità vaccinale.

Chiaro: in Inghilterra, su circa 11mila farmacie, vaccinano soltanto in poco più di 300. Le vostre, in Italia, quante saranno e come le avete scelte?
Alla partenza una cinquantina in tutto, poi nel tempo potranno eventualmente aggiungersene altre. Abbiamo selezionato gli esercizi che dispongono di almeno 100 mq di superficie commerciale, che hanno nelle vicinanze un ampio parcheggio e che sono distribuite strategicamente sul territorio: nei centri commerciali, per esempio, oppure in aree cittadine ben servite. Avremo farmacie che vaccinano in tutte le città in cui siamo presenti, e con un numero di sedi tale da coprire adeguatamente l’intera area urbana.

Quante vaccinazioni stimate al giorno?
Se abbiamo scelto le farmacie più grandi è perché vogliamo vaccinare ininterrottamente tutti i giorni e per tutto l’orario di apertura, senza contraccolpi sulla normale attività al banco. Abbiamo calcolato che ogni farmacia potrà effettuare dalle 40 alle 50 vaccinazioni al giorno, sempre che ci siano i vaccini ovviamente.

Vuol dire che come catena puntate a vaccinare ogni settimana circa 14mila persone. Oppure ogni farmacia avrà più linee vaccinali?
No, in ogni esercizio metteremo a vaccinare un solo farmacista, che nella giornata si alternerà con un collega. Non vogliamo sguarnire l’attività al banco né ridurre i tamponi. Mi fa estremo piacere dire che si è iscritto e sta frequentando il corso di abilitazione dell’Istituto superiore di sanità il 30% dei nostri farmacisti.

Come vi organizzerete in ogni farmacia?
Rispetteremo con cura tutte le disposizioni nazionali e regionali. Le somministrazioni verranno effettuate in aree appartate e riservate, mentre per i 15 minuti di osservazione ricorreremo a gazebo esterni oppure, nel caso la farmacia fosse all’interno di un centro commerciale, predisporremo spazi dedicati nelle gallerie laterali.

I problemi in cui sono incappati AstraZeneca e J&J potrebbero obbligare le farmacie all’uso dei vaccini di tipo mrna. Voi sareste pronti, nel caso?
Occorrerebbe un’organizzazione delle sedute vaccinali ancora più minuziosa, ma è tutto fattibile. Questa è un’opportunità troppo importante per lasciarsela sfuggire.

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