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L’AI è già tra noi: servono manager con una visione che lavorino per una trasformazione utile

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Migliorare la relazione con pazienti e clienti, ottimizzare la comunicazione multicanale, monitorare bisogni e comportamenti di consumo, rendere le strategie di servizio e commerciali più personalizzate. Sono alcuni esempi delle attività in cui le aziende – incluse quelle del pharma – stanno già utilizzando l’AI nell’ambito di progetti di Crm intelligente e di piattaforme data-driven. Ne abbiamo parlato il 18 settembre a Milano all’evento “Artificial Intelligence in Healthcare”, organizzato da Skills for Health insieme a W Executive. Davanti a un pubblico composto da quasi un centinaio di manager ed executive del mondo healthcare, ho voluto sottolineare nella mia relazione un concetto chiave che forse deve ancora attecchire in molte imprese del settore salute: l’AI non deve restare confinata nei piani strategici o nelle narrazioni futuristiche di pochi visionari, dobbiamo tutti prendere atto che l’Intelligenza Artificiale è già oggi uno strumento pratico che consente di ripensare processi, modelli organizzativi e modalità di relazione con pazienti e clienti.

Nel corso dell’evento, questo concetto è stato ribadito e approfondito da Donato Scolozzi di Kpmg, che ha fornito un quadro complessivo sul grado di diffusione dell’AI nel comparto healthcare, da  Giovanni Giamminola, speaker e docente dell’università Cattolica, che ha riferito di alcuni casi concreti di applicazione dell’AI nel pharma, e da Antonio Guarrera di Aboca, che ha portato una testimonianza di come l’Intelligenza Artificiale stia incidendo in maniera tangibile sui processi Hr e organizzativi del suo gruppo.

In sintesi, dall’incontro è emerso un messaggio forte: l’Intelligenza Artificiale non è un trend tecnologico da osservare a distanza, ma un fattore strategico che permette di ripensare processi clinici e organizzativi, introdurre modelli di business più agili, trasformare i dati in valore concreto, aprire nuove opportunità di crescita per l’intero ecosistema sanitario. La strada, in altri termini, è ormai tracciata, l’AI è tra noi e la vera sfida oggi è saperla governare con responsabilità, pragmatismo e attenzione al valore per i pazienti. In questo contesto, il compito di ogni manager che coltiva una visione aperta dell’impresa è duplice: portare competenze e prospettive, ma soprattutto accompagnare le organizzazioni verso una trasformazione concreta e davvero utile.

Nota finale: per non apparire uno che predica bene ma razzola male, ho scritto questo articolo con l’aiuto dell’AI.

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