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Labomar entra nel capitale di Sphera Encapsulation, spin off dell’università di Verona

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Labomar entra nel capitale di Sphera Encapsulation, pmi innovativa veronese nata nel 2016 come spin-off del dipartimento di Biotecnologie dell’università di Verona. Sphera, spiega un comunicato, è la prima azienda italiana interamente dedicata alla ricerca e allo sviluppo di tecnologie di incapsulamento applicate all’alimentazione funzionale, alla nutraceutica e all’agrochimico. Labomar potrà utilizzare le sue tecnologie per aumentare la biodisponibilità del principio attivo nel sito di assorbimento e favorire un rilascio controllato ottimizzando così i suoi benefici.
La spinta all’innovazione di Sphera si concretizza anche in una costante collaborazione con il mondo accademico, in cui affonda le proprie radici, e nell’attività brevettuale, proprio come Labomar. L’affinità tra le due realtà riguarda anche il rispetto per l’ambiente, che si traduce nella totale sostenibilità delle formule, e per le persone, attraverso la cura del cliente e l’attenzione al benessere.

«L’ingresso nel capitale di Sphera ci consentirà di ampliare il know how e la competitività del Gruppo, in un ambito strategico per il nostro business come quello della micro e nano-incapsulazione» dichiara l’amministratore delegato e fondatore di Labomar, Walter Bertin «da sempre la nostra crescita procede di pari passo con l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo di nuove soluzioni. Con Sphera si è creata fin da subito una forte empatia nonché una comune visione d’intenti che, sono fiducioso, si tradurrà in progetti innovativi e in un’accelerazione del nostro sviluppo tecnologico».

«Questa partnership rappresenta un riconoscimento del valore della nostra attività di ricerca e dei risultati che abbiamo raggiunto in diversi anni di lavoro» commentano le fondatrici della pmi veronese Martina Vakarelova e Francesca Zanoni «con Labomar condividiamo una comune visione di innovazione e sostenibilità, che ci permetterà di integrare le nostre competenze e di esplorare nuove frontiere tecnologiche, aprendo la strada a soluzioni che puntano a migliorare il benessere e la salute delle persone».

Le competenze e l’esperienza di Sphera saranno al servizio di tutte le società del gruppo, in coerenza con il piano di integrazione che Labomar ha avviato già nel 2023, al fine di massimizzare le sinergie tra la capogruppo e le sue partecipate. L’acquisizione rappresenta una delle prime operazioni che vedono coinvolto Marco Malaguti, il quale dall’inizio del 2024 è entrato a far parte del team di Labomar con il ruolo di chief strategy officer. Con formazione tecnico-scientifica ed esperienza manageriale pregressa in società quali GlaxoSmithKline e Biofarma, Malaguti è chiamato a formulare, facilitare e comunicare le iniziative strategiche e gli obiettivi futuri del Gruppo.

Di recente ingresso in Labomar anche Stefano Pasini, manager di elevato standing con esperienza ventennale nel mondo pharma, prima in società di ingegneria e poi in aziende farmaceutiche come Thermo Fisher Scientific – Patheon Italia, che ha assunto il ruolo di group engineering director. Entrambe le figure contribuiscono al rafforzamento della struttura di Labomar apportando competenze strategiche per la crescita del Gruppo.

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