È da qualche giorno il nuovo polo logistico che Labomar ha realizzato nella propria sede principale di Istrana, in provincia di Treviso. Si tratta, recita una nota stampa, di un tassello chiave nel
percorso di sviluppo industriale dell’azienda, leader nel settore della nutraceutica attiva a livello internazionale, con impatti concreti in termini di ottimizzazione dei flussi, riduzione dei costi operativi e sostenibilità ambientale. Consentirà inoltre, nel medio termine, di raddoppiare la capacità di stoccaggio dell’azienda.
«Abbiamo investito in un’infrastruttura moderna, efficiente e sostenibile, pensata per sostenere lo sviluppo del Gruppo e rispondere con tempestività alle esigenze di un mercato in continua evoluzione» ha commentato Walter Bertin, fondatore e amministratore delegato della società «il nuovo polo logistico rappresenta un passaggio strategico, la prima tappa concreta di un progetto più ampio e ambizioso, che nei prossimi anni ci consentirà di accelerare ulteriormente il nostro percorso di crescita e consolidare il ruolo di Labomar come punto di riferimento nel panorama nutraceutico a livello internazionale».
Il nuovo stabilimento, nato per ottimizzare i flussi logistici in ingresso e in uscita e per garantire la piena disponibilità dei materiali lungo tutta la filiera produttiva, in conformità agli standard Gmp
(Good Manufacturing Practice), si estende su 7.000 metri quadrati, con una capacità di 7.400 posti pallet a temperatura controllata e 140 in cella frigorifera. A regime, il nuovo hub consentirà
di movimentare circa 50.000 colli all’anno, centralizzando le operazioni logistiche precedentemente affidate a terzi e migliorando la reattività complessiva del sistema produttivo Labomar.