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La rete “Cef – La farmacia italiana” lancia la propria app: l’omnicanalità al servizio del farmacista titolare

Filiera

Assecondare la tendenza all’omnicanalità del consumatore italiano rafforzando al contempo la relazione di fiducia tra il cliente-paziente e il suo farmacista. E’ quanto promette di fare l’app a marchio che Cef – La farmacia italiana (il network evoluto della società cooperativa) rende disponibile su Apple Store e Google Play per sistemi iOS e Android e che sta configurando sulle prime 150 farmacie. Le funzionalità dell’applicativo, infatti, si attivano soltanto con il coinvolgimento della singola farmacia e comprendono servizi ormai “classici” come la consultazione degli orari di apertura e dei servizi erogati (con eventuale prenotazione), una selezione di news su salute e benessere, la carta fedeltà integrata (sono oltre 300mila le fidelity card del network in circolazione) e l’invio del nre, il codice identificativo della ricetta elettronica. Ma propone anche una serie di funzioni pensate espressamente per andare incontro al cliente più digitalizzato: il catalogo prodotti collegato al magazzino della farmacia per verificare la disponibilità delle referenze, il servizio click&collect o – in alternativa – la consegna a domicilio (con Pharmap) e infine una chat con il proprio farmacista di fiducia (via Whatsapp).

«Viviamo in un’epoca in cui il consumatore richiede sempre più spesso un’esperienza di acquisto che si prolunga oltre il punto vendita» spiega a Pharmacy Scanner Maria Antonietta Iacovaccio, responsabile Retail di Cef «con la nostra app integriamo fisico e digitale per offrire ai clienti delle nostre farmacie un livello di servizio ancora più strutturato e personalizzabile». I numeri d’altronde dicono che l’omnicanalità è ormai ben più di una moda: un italiano su tre acquista nelle farmacie online e ogni mese sono più di un milione le ricerche su Google con le parole chiave “farmaci a domicilio”.

 

Per preservare il rapporto che lega cliente e farmacista, l’app di Cef chiede all’utente di selezionare la sua farmacia di fiducia fin dalla fase di registrazione dei suoi dati personali. Da quel momento, tutti i servizi e le richieste che transitano dal cellulare arrivano all’esercizio prescelto.

 

«Digitalizzazione sì dunque» riprende Iacovaccio «ma a patto che rispetti la specificità della farmacia e il rapporto tra il cliente e la sua farmacia». Nel caso dell’app di Cef, questo pre-requisito è soddisfatto da una procedura obbligata che, all’atto della registrazione, chiede all’utente di indicare la farmacia Cef di fiducia, anche tramite geolocalizzazione (in un raggio non superiore ai tre chilometri). Da quel momento, tutti i servizi dell’app “portano” all’esercizio prescelto: il catalogo dei prodotti, l’ordine e il pagamento a distanza, la richiesta di recapito a domicilio o del click&collect, tutti i servizi fanno riferimento alla farmacia selezionata dal cliente, che comunque ha la facoltà di modificare la propria scelta nel menù delle impostazioni personali.

 

Dall’app è possibile cercare un prodotto, verificarne la disponibilità e richiederlo alla farmacia di fiducia. Si può optare per la consegna a domicilio oppure per il ritiro nel punto vendita.

 

«La nostra app» avverte Iacovaccio «è progettata per prolungare nell’ambiente digitale il rapporto che lega cliente e farmacia, nel rispetto rigoroso della normativa sulla privacy: i dati di proprietà della farmacia e della sua cooperativa rimangono loro e i fornitori terzi – per esempio il corriere dell’home delivery – sono tenuti a rimuoverli una volta effettuato il servizio». Anche nella gestione della ricetta elettronica l’app è in linea con le indicazioni di legge: il cliente non effettua alcun acquisto dalla piattaforma ma delega il corriere a recarsi nella farmacia prescelta e acquistare per suo conto. E l’app farà uso del nre soltanto finché si protrarrà lo stato di emergenza pandemica (dopo si dovrà tornare a richiedere al corriere anche il ritiro della prescrizione dal medico).

 

L’app consente anche di prenotare uno dei servizi offerti dalla farmacia, ricevere notifiche e comunicazioni di servizio, chattare via Whatsapp con il farmacista per chiedere consigli o informazioni.

 

«L’app non è un e-commerce farmaceutico» ribadisce Iacovaccio «ed è infondato il timore che la consegna a domicilio allontani il cliente dalla farmacia. Al contrario, ne incoraggia la fidelizzazione alla farmacia stessa perché gli consente di raggiungerla e chiedere informazioni o consigli anche quando gli è impossibile visitarla di persona. Le tantissime famiglie che frequentano le farmacie del circuito Cef apprezzeranno la nostra app, soprattutto in un momento come questo dove distanziamenti e sicurezza invitano a ridurre le uscite da casa». I servizi che a breve si aggiungeranno nell’app Cef riguardano la presa in carico del paziente e il videoconsulto.

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