La farmacia dopo il covid, convegno Hippocrates Holding sul valore della prossimità

People & Brand

L’emergenza Covid ha evidenziato le carenze e i limiti del Servizio sanitario nazionale, mettendo in luce l’efficienza e il supporto dato dalle farmacie e dai farmacisti, che hanno dato prova di sapersi adattare ai cambiamenti e rispondere in maniera immediata ed efficace alle esigenze dettate dalla pandemia. Nell’incontro dedicato al tema “L’evoluzione della farmacia. La medicina di prossimità”, organizzato mercoledì 13 ottobre nella prestigiosa cornice di Palazzo Cusani a Milano, Guido Bertolaso, coordinatore dell’attuazione del Piano vaccinale anti-covid in Lombardia, insieme ad Andrea Mandelli, presidente Fofi, Annarosa Racca, presidente Federfarma Lombardia, Giovanni Pavesi, direttore generale del Welfare di Regione Lombardia, Stefania Bartoccetti, fondatrice di Telefono Donna, Alessia Martella, farmacista e autrice del libro “Il camice del farmacista”, Davide Tavaniello, ceo di Hippocrates Holding, e Sara Monaci, giornalista de Il Sole 24 Ore – moderatrice della serata, hanno analizzato l’attuale situazione sanitaria, ponendo l’accento sul ruolo strategico svolto dalle farmacie e sulla loro evoluzione, da tradizionale attività di distribuzione di prodotti farmaceutici e sanitari a presidio sanitario polivalente del Ssn.

«Grazie al lavoro svolto nel corso degli anni» ha dichiarato Giovanni Pavesi «gli ospedali della nostra regione sanno da tempo garantire un livello di cure mediamente molto alto. L’emergenza pandemica ha mostrato d’altra parte quanto complessa e articolata sia la gestione della struttura della sanità territoriale, un contesto in cui a livello nazionale ma anche internazionale esistono meno modelli. A livello regionale siamo impegnati come è noto nella realizzazione delle Case di comunità. Accanto a queste però è giusto sottolineare come esista già una rete di prossimità efficace e riconosciuta dai cittadini, ovvero le farmacie. In questi anni i farmacisti hanno fatto cose che non pensavamo potessero essere fatte in passato, e questo è stato del tutto accettato e metabolizzato. Queste attività sono entrate ormai nell’ordinario, confermando il ruolo fondamentale delle farmacie anche dal punto di vista logistico e aprendo alla possibilità di campagne strutturali di vaccinazioni diffuse. Regione Lombardia non deve perdere la sua capacità di essere innovativa anche su questo fronte».

«E’ sicuramente utile e opportuno parlare di quello che la categoria ha fatto in questi anni di emergenza» ha sottolineato Annarosa Racca «siamo sempre stati presenti, confrontandoci costantemente con la Regione per tutelare la salute dei cittadini. Questa epidemia ha fatto capire ancora più chiaramente quali sono le risorse del mondo delle farmacie, una realtà in cui la Lombardia ha sempre creduto. Da parte nostra c’è stato – ed è stato da più parti riconosciuto – un grande impegno per innovarci sempre di più. Ormai è diventato normale andare in farmacia e vaccinarsi, e per soggetti come gli anziani la prossimità diventa un fattore determinante. Abbiamo dimostrato di essere all’altezza della sfida che abbiamo vissuto».

«Dopo anni di disintermediazione» ha aggiunto Andrea Mandelli «abbiamo riportato le farmacie al centro del sistema sanitario. Dal 2006 è iniziato un percorso, che ha avuto sicuramente uno snodo fondamentale con il paradigma della farmacia dei servizi. Questo passaggio di paradigma è ormai compiuto. Siamo tutti consapevoli e convinti oggi dell’importanza della farmacia sul territorio. Lo sanno i cittadini ma anche la politica. Le farmacie infatti durante l’emergenza hanno sostenuto scelte fondamentali della politica quali il Green Pass. Sul fronte della campagna vaccinale abbiamo visto quale è stato il ruolo delle farmacie, e ci auguriamo che possa diventare un fatto strutturale. È ampiamente riconosciuto come i farmacisti siano tra le professioni sanitarie che hanno saputo aggiornarsi di più.”

«Il cittadino tende a fidarsi del consiglio del farmacista» ha commentato Davide Tavaniello, ceo di Hippocrates «partendo da questo dato abbiamo sviluppato un’offerta con investimenti significativi che rendano la farmacia sempre più fruibile dal cittadino. Oggi si parla molto del mondo digitale, quindi perché non migliorare l’accesso, l’acquisto nel mondo della farmacia? Certo, ma quello che non deve cambiare e che per noi rimane importante ed imprescindibile è il ruolo del farmacista. Ed è quello in cui noi crediamo».

 

Altri articoli sullo stesso tema