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Joint venture tra Apoteca Natura e Tip, Mercati: target 100 farmacie di proprietà come base industriale

Filiera

Tamburi investment partners, public company dalle attività diversificate che comprendono investimenti di minoranza in aziende italiane ed europee, entrerà in Apoteca Natura per lavorare assieme alla famiglia Mercati allo sviluppo del network internazionale, che attualmente riunisce oltre 1.200 farmacie indipendenti tra Italia, Spagna e Portogallo. L’operazione, sancita da un accordo ufficializzato la settimana scorsa, prevede la sottoscrizione da parte di entrambi di un aumento di capitale nella holding Apoteca Natura Investment, che a sua volta deterrà la totalità del capitale di Apoteca Natura spa. Con questa operazione, spiega una nota del network, Tamburi investment partner (Tip) acquisirà una partecipazione del 28,57%, mentre la quota restante resterà alla famiglia Mercati (che oltre alla la maggioranza manterrà anche la governance industriale).

«Il progetto di network che portiamo avanti da più di venti anni con le farmacie affiliate ha dimostrato di essere competitivo» spiega Massimo Mercati, fondatore e amministratore unico di Apoteca Natura «per questo siamo estremamente lieti dell’incontro con Tip, di cui condividiamo lo stesso modo di vedere l’impresa». Tra gli obiettivi comuni, spiccano lo sviluppo e la diffusione del modello Apoteca Natura nei mercati già attivi (Italia, Spagna, Portogallo) e l’allargamento selettivo della rete di farmacie di proprietà, con particolare attenzione a quelle che fanno parte della rete Apoteca Natura. «Lo scopo delle acquisizioni» spiega Massimo Mercati a Pharmacy Scanner «è quello di disporre di una base industriale, non puntiamo certo a grandi numeri. Attualmente abbiamo le 22 farmacie a gestione diretta del comune di Firenze, potremmo arrivare fino a un massimo di  cento farmacie di proprietà».

Passa in secondo piano, invece, la strategia che vedeva nelle acquisizioni lo strumento con cui difendere il perimetro del network dallo “shopping” delle catene del capitale: «Era un’esigenza di  qualche tempo fa» chiarisce Mercati «oggi la pressione è diminuita con il cambiamento delle condizioni di mercato che non consentono più operazioni prettamente speculative, quindi quell’emergenza non c’è più. Possiamo dunque concentrarci sullo sviluppo di una rete solida in gestione diretta che copra le aree strategiche del territorio e sia capace anche di comunicare il brand andando così a supporto di tutti gli affiliati».

Del periodo in cui le farmacie affiliate di Apoteca Natura erano nel mirino delle catene del capitale è la joint venture con Neo Apotek, da cui nell’estate 2021 nacque Apoteca Natura Holding. Oggi in quel contenitore figurano sei farmacie e tra gli addetti ai lavori c’è chi si chiede quale futuro si profila per la società (dove Apoteca Natura è presente con una quota del 20%) con l’arrivo di Apoteca Natura Investment. «Apoteca Natura Holding va avanti e nel caso acquisirà nuove farmacie» è la risposta di Mercati «non vedo sovrapposizioni tra le due holding, senza contare che la forza del nostro modello di affiliazione è proprio quella di poter accogliere farmacie di diversa provenienza e lavorare in partnership sia con le farmacie indipendenti che con i gruppi. Vedremo gli sviluppi».

Tra gli obiettivi della partnership con Tamburi investment partners, poi, c’è anche l’allargamento del network in nuovi mercati europei, a partire da Francia e Germania. «Oggi più che mai c’è la necessità di coltivare una visione di sviluppo europea» dice ancora Mercati a Pharmacy Scanner «un concetto di brand che non poggia su una dimensione europea ha le gambe corte. Certo, internazionalizzare non è facile, c’è un tema di servizi e consiglio ancora da sviluppare ma proprio per questo riteniamo di avere qualcosa da dire con i nostri protocolli di consiglio che in Apoteca Natura rappresentano una guida per il farmacista al banco».

Crescita e internazionalizzazione, prosegue il comunicato, potranno sorreggersi anche con «il progressivo coinvolgimento dei farmacisti della rete come potenziali azionisti a livello di network». «Puntiamo a far quotare in borsa Apoteca Natura in una prospettiva di medio termine» prosegue Mercati «la partnership con Tip si spiega anche con la necessità di acquisire expertise per fare del network una piattaforma di valore. In questo contesto si colloca l’apertura ai titolari affiliati perché divengano investitori, con capitali propri o apportando una parte del valore della loro farmacia. Questa è un’azienda che dovrà creare valore a tutti i livelli».

Infine, tra gli obiettivi elencati dalla nota stampa figura anche «il progressivo ampliamento dei servizi offerti e del listino dei prodotti a marchio Apoteca Natura, in coerenza con i valori del gruppo e nell’ottica europea di promuovere il modello di “Green and Sustainable Pharmacy”». «Pensiamo a nuovi servizi da strutturare su tutti i cluster di affiliazione del nostro network» interviene ancora Mercati «entry level compreso. Pensiamo a nuovi servizi cognitivi, nuovi protocolli di consiglio e risk assessment, programmi di aderenza alla terapia. Ma vogliamo diventare anche un nuovo partner dell’industria, qualificandoci non solo nel selling ma diventando un hub sempre più tecnicamente e scientificamente qualificato per una moderna amministrazione dei farmaci, in linea con le nuove sfide come l’aderenza alla terapia o la riduzione dell’impatto ambientale, anche in questo caso con l’obiettivo di creare valore».

Attualmente Tip ha investimenti in società come Alimentiamoci, Alkemy, Alpitour, Amplifon, Asset Italia, Azimut Benetti, Bending Spoons, Beta Utensili, Buzzoole, Centy, Chiorino, Digital Magics, Dovevivo, Eataly, Elica, Engineering, Fagerhult, Hugo Boss, Interpump, Itaca, Italian Design Brands, Landi Renzo, Limonta, Lio Factory, Moncler, Monrif, Mulan, Octo Telematics, Ovs, Prysmian, Roche Bobois, Sesa, Simbiosi, Startip, Talent Garden, Telesia e Vianova.

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