Skin ADV

Il mercato della farmacia chiude il 2020 in lieve rosso (-1%). “Senza ricetta” a crescita zero per la mancata stagionalità

Mercato

La farmacia chiude il 2020 con una perdita a valori sull’anno precedente di un punto percentuale, totale algebrico (negativo) della crescita zero registrata nei dodici mesi dal reparto commerciale e dei tre punti di contrazione del farmaco etico. E’ il bilancio provvisorio che arriva dal report con cui Iqvia ha aggiornato alla 52ª settimana del 2020 i numeri del mercato: in dodici mesi, il canale totalizza un giro d’affari di 23,7 miliardi di euro e vendite per 2,4 miliardi di confezioni (-1% sul 2019 in entrambi i casi); l’etico raggiunge i 13,7 miliardi di fatturato (-3%), il commerciale invece arriva a 10 miliardi (0% ). Il risultato è una contrazione a valori che fa invidia a molti altri canali del commercio (dove le perdite si misurano a doppia cifra) ma la chiusura di fine anno lascia anche ai farmacisti titolari diversi elementi di riflessione da sviluppare nei primi mesi del nuovo, a partire dagli effetti sui fatturati di una stagione influenzale che al momento non è ancora partita.

 

Il mercato della farmacia alla 52ª settimana

Scorrere sull’immagine con il mouse per zoomare

 

Si parlava di stagione delle malattie del freddo che ancora non si è vista. L’effetto sul giro d’affari dell’area di libera vendita è evidente: dopo avere mantenuto sul 2019 un punto di vantaggio fino alla 50ª settimana, nelle ultime due si registra un rallentamento che riporta il “senza ricetta” a crescita zero. Diventerà cruciale seguire l’evoluzione nelle settimane a venire.

 

Mercato della farmacia, il progressivo da inizio anno

Progressivo annuo vs. stesso periodo del 2019. Mouse sull’immagine per zoomare

Scorrere sull’immagine con il mouse per zoomare

 

Le ricadute della mancata stagionalità emergono evidenti anche dalla tabella qui sotto: il paniere degli integratori perde il 3% nella settimana 52 su base annuale e segna crescita zero sui dieci mesi finora trascorsi dall’inizio dell’emergenza. Tengono soltanto i panieri della patient care e dei nutrizionali, che però mostrano il segno meno su base settimanale.

 

I panieri della libera vendita

 

Il farmaco otc chiude l’anno con una contrazione sui dodici mesi del 5%, causa la “frenata” della settimana 51. Il paniere dei prodotti per la patient care, invece, mettono a segno un’ultima accelerazione e chiudono con una crescita sull’anno del 10% (sempre rispetto al 2019).

 

Panieri della libera vendita, il progressivo da inizio anno

Progressivo annuo vs. stesso periodo del 2019. Mouse sull’immagine per zoomare

Scorrere sull’immagine con il mouse per zoomare

 

Continuano a calare le vendite in farmacia di mascherine, anche se nella settimana 51 (14-20 dicembre) i consumi fanno segnare un rimbalzo che probabilmente va messo in relazione con le festività imminenti. Stesse considerazioni per gli igienizzanti mani, anche se il rimbalzo si mostra nettamente più contenuto. I motivi di questa “gobba” anomala vanno approfonditi perché la stessa curva si ritrova in tutti i segmenti che seguono e le cui cause vanno ricercate nel cosiddetto effetto scorta (prima della partenza per le seconde case, dov’era obbligatorio restare fino a dopo l’epifania) oppure in regali natalizi votato all’utilità ancora più del solito.

 

Mascherine e igienizzanti per mani

Scorrere sull’immagine con il mouse per zoomare

 

Stesso rimbalzo nella settimana 51 anche per i rimedi contro tosse e raffreddore, che comunque proseguono nella loro caduta tendenziale. Sui dodici mesi, la perdita rispetto al 2019 si assesta così al -8% (due settimane prima era al -6%).

 

Rimedi per tosse e raffreddore

Scorrere sull’immagine con il mouse per zoomare

 

Considerazioni analoghe per gli immunostimolanti contro raffreddore e influenza, che dopo il rimbalzo della settimana 14-20 dicembre perdono il 28% nei sette giorni successivi. Sui dodici mesi, in ogni caso, la crescita si riduce di altri due punti ma resta più che positiva (66%).

 

Immunostimolanti per raffreddore e influenza

Scorrere sull’immagine con il mouse per zoomare

 

Anche il segmento vitamine e immunostimolanti sembra risentire della mancata stagionalità, ma sui dodici mesi la crescita a valori rispetto al 2019 è sempre importante (+43%). Chiudono l’anno con incrementi più che apprezzabili (nonostante la discesa tendenziale delle ultime settimane) anche i prodotti a base di vitamina D (+54%9 e vitamina C (+154%).

 

Vitamine, minerali e immunostimolanti

Zoom sul sotto-segmento della vitamina D…

…e su quello dei prodotti a base di vitamina C

Scorrere sull’immagine con il mouse per zoomare

 

Tornano in leggera perdita i prodotti per il sonno, che nella settimana 50 arretrano di un punto ma mantengono invariata la crescita sul progressivo annuo (+33% sugli undici mesi e mezzo).

 

Prodotti per il sonno

Scorrere sull’immagine con il mouse per zoomare

 

Andameno da montagne russe per le creme mani, che nella settimana 52 perdono il 25% sui sette giorni precedenti, quando invece il segmento aveva fatto segnare un’impennata senza precedenti. La categoria chiude comunque l’anno con una crescita del 26% sul 2019.

 

Creme per le mani

Scorrere sull’immagine con il mouse per zoomare

 

Andamento tendenziale calante – con il solito rimbalzo della 51ª settimana – anche per i termometri, che chiudono il 2020 con una crescita del 141% sull’anno precedente.

 

Termometri

Scorrere sull’immagine con il mouse per zoomare

 

Cospicua la perdita che il segmento degli oftalmologici fa registrare nella settimana 52: -25% sulla precedente, una caduta che conferma per la categoria un giro d’affari isull’anno n perdita dell’1%.

 

Prodotti oftalmologici

Scorrere sull’immagine con il mouse per zoomare

 

Crescita senza precedenti, invece, per la categoria dei pulsossimetri, che nel 2020 vede lievitare il proprio giro d’affari del 1.057%. Nell’ultima settimana dell’anno, però, la contrazione sulla precedente è del 18%.

 

Pulsossimetri

Scorrere sull’immagine con il mouse per zoomare

 

Soltanto segni meno dagli andamenti tendenziali su base annua dei panieri del cura persona: i solari perdono il 19% nei 12 mesi, i prodotti viso e beuty l’8 e il 5% rispettivamente. “Tiene” soltanto il gruppo dei prodotti per il corpo, che comunque chiude con crescita zero.

 

I panieri del “cura persona”

NB: escluso il segmento dell’igiene mani

 

Consistente l’arretramento dei calmanti nella settimana 52, -23% rispetto ai sette giorni precedenti. e nell’ultima settimana perde il 5% sui sette giorni precedenti. L’anno in ogni caso si chiude con il segmento in crescita a valori (+8%) sul 2019.

 

Prodotti calmanti

Scorrere sull’immagine con il mouse per zoomare

 

Anche la veterinaria chiude l’anno con una successione di rimbalzi che comunque non modificano l’andamento tendenziale: l’anno si chiude per la categoria con una crescita del 10% sul 2019.

 

Prodotti veterinari

Scorrere sull’immagine con il mouse per zoomare

 

Chiude l’anno con il segno più anche il segmento dei digestivi e antiacidi: +4% a valori sul 2019 nonostante la solita altalena delle ultime due-tre settimane.

 

Prodotti digestivi e per lo stomaco

Scorrere sull’immagine con il mouse per zoomare

 

Stesse considerazioni anche per il segmento degli antiseborroici: sull’anno la crescita è del 9%.

 

Prodotti antiseborroici

Scorrere sull’immagine con il mouse per zoomare

 

Con questo report Iqvia apre una finestra sull’emergente mercato dei test anti-covid. Dalla fine di settembre (settimana 39-40) il segmento ha imboccato una curva ascendente che – fatta eccezione per la caduta della 50ª settimana – si è protratta sino alla fine dell’anno. La crescita a valori sul 2019 è prorompente: +139%.

 

Test anti-covid

Scorrere sull’immagine con il mouse per zoomare

Altri articoli sullo stesso tema