Iqvia, il 2023 chiude in ripresa grazie alla stagionalità ma i numeri restano deludenti

Il mercato della farmacia chiude il 2023 in ripresa, sulla spinta di una morbilità stagionale in crescita soltanto con l’arrivo delle festività natalizie, ma non riesce a evitare un consuntivo di fatto deludente, stabile nel giro d’affari e in netta contrazione quanto ai volumi. È la sintesi che arriva dal report con cui Iqvia aggiorna cifre e andamento del canale alla 52ª settimana del 2023: in dodici mesi il giro d’affari supera di poco i 26 miliardi di euro, +0,3% sull’anno precedente, per un totale di quasi 2,5 miliardi di pezzi venduti, in calo del 4,1% su base annua.

A trainare in questi dodici mesi è stato il farmaco etico, che chiude l’anno con una crescita dell’1,3% a valori (cui corrispondono volumi in sostanziale invarianza, -0,6% sul 2022). Male invece l’area commerciale, che nelle ultime settimane non riesce a recuperare le perdite dei mesi precedenti: il giro d’affari mostra un negativo vicino all’1%, le confezioni vendute calano di oltre il 9%. Rispetto all’andamento complessivo del comparto commerciale, rappresentano felici eccezioni il cura persona, che chiude il 2023 in netta crescita tanto nei valori (+7,9%) quanto nei volumi (+3,7%), il farmaco otc (+5% a valori) e gli integratori (+5% anch’essi, sempre a valori).

Fa da contrappeso con un pesante negativo legato alla fine dell’emergenza covid tutto il paniere del patient care, che chiude l’anno con una perdita a valori del 30,4% e a volumi del 34,6%. In chiaroscuro invece il consuntivo dei nutrizionali, che crescono del 2% nel giro d’affari ma perdono quasi il 4% nelle confezioni. Bene, infine, anche la veterinaria, +10,6 e +2% rispettivamente sui dodici mesi.