Iqvia, nella decima settimana frena l’erosione del progressivo annuo. Scatto di reni del cura persona

Nella settimana che va dal 7 al 13 marzo, il mercato della farmacia mette a segno un incremento di oltre il 3% a valori su base annua (cioè rispetto alla stessa settimana del 2021) e attenua la caduta che da due mesi circa interessa la crescita cumulata. E’ l’indicazione proveniente dal report con cui Iqvia aggiorna numeri e andamento del canale farmacia alla decima settimana del 2022: in due mesi e mezzo il giro d’affari sfiora i 5 miliardi di euro, per una crescita del 6,8% sullo stesso periodo del 2021 (una settimana prima era il 7,2%, quattro decimi di punto in meno quando in precedenza si registrava una contrazione di circa due punti ogni sette giorni); sempre in due mesi e mezzo, le confezioni vendute ammontano a più di 510 milioni, +8,8% sull’anno passato (sette giorni prima era +9,3%).

Fa bene il farmaco con ricetta, che nella decima settimana torna a crescere su base annua dopo 15 giorni di linea piatta: l’incremento in valori è dell’1%, il progressivo annuo (+2,2% sul 2021) lascia soltanto due decimi di punto rispetto ai sette giorni precedenti. Positiva anche la performance dell’area commerciale, che nella settimana cresce del 5,9% su base annua (cioè 2022 vs 2021) e rallenta così la caduta del progressivo annuo (+13,1% rispetto al +13,9% della nona settimana).

Tra i segmenti della libera vendita si distingue questa settimana per dinamismo il paniere del cura persona, che cresce su base annua del 3,3% e riduce di quasi un punto il negativo sul cumulato progressivo (da -4,9% della nona a -4% della decima settimana). Beneficia dello stesso trend il segmento del dermocosmetico, che su base annua mette a segno un incremento del 5,2% con cui lima di quasi un punto la perdita sul progressivo di questi due mesi e mezzo.

Da segnalare, tra gli altri segmenti, una netta ripresa del giro d’affari proveniente dai test covid (+18% nella decima settimana rispetto alla nona) e il repentino peggioramento del mercato pet, che su base annua perde il 7,9% e vede il progressivo cumulato risprofondare in territorio negativo (-1,5%).