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Iofarma, catena “small” del Centronord, compra le comunali di Rozzano (milanese) e raddoppia

Filiera

Iofarma, network di taglia medio-piccola che raggruppa cinque farmacie sparse nel Centronord, quasi raddoppia in un colpo solo il numero delle filiali portandosi a casa le quattro comunali di Rozzano, comune “popolare” dell’hinterland milanese di oltre 40mila abitanti. La dismissione era stata decisa con il consuntivo 2021 dell’Ama, la municipalizzata che gestiva le quattro farmacie, e si è conclusa questo febbraio con una procedura di gara cui l’amministrazione cittadina ha dato pochissima pubblicità. Ad aggiudicarsi le comunali – 4,2 milioni di fatturato nel 2022, nove addetti tra farmacisti e non – è stata Aepa Italia, holding con sede a Catania cui fa capo il network. I soci sono quattro, uno dei quali farmacista, e le cinque farmacie che già figuravano nel network sono a Roma, Modena, Bologna, Settimo Torinese e Carlazzo, in provincia di Como). Alla holding, inoltre, appartiene anche una società per la produzione di farmaci, che assicurerà lo sviluppo della private label dell’insegna. «Crediamo molto nella marca privata» dice a Pharmacy Scanner Carlo Salvatore Alamo, il socio farmacista che ricopre anche il ruolo di direttore gestionale della rete «nella farmacia di oggi rappresenta un complemento indispensabile del consiglio».

Attualmente il network è impegnato nella brandizzazione delle sue farmacie, che procede di pari passo con ristrutturazioni e adeguamenti. «La filiale di Roma è già stata vestita con il nuovo format» spiega Alamo «a Bologna procederemo dopo il trasferimento in una sede di oltre 800 mq più parcheggio che abbiamo acquistato da poco. Anche a Carlazzo sono in vista migliorie». Le stesse valutazioni sono già state avviate per le quattro comunali di Rozzano: «I locali in cui sono attualmente ospitate appartengono al comune» continua il farmacista «di certo ci sposteremo ma sono ancora in corso le valutazioni sul dove e sul quando».

In programma, nelle quattro ormai ex municipali, anche un potenziamento degli organici: «Negli ultimi anni l’Ama ha perso diversi farmacisti che si sono trasferiti altrove» chiarisce Alamo «reintegreremo i ranghi. È vero che non sarà facile perché permane una forte carenza di personale, ma contiamo di risolvere in parte con trasferimenti dalle altre farmacie del network. Una figura, per esempio, arriverà da Carlazzo, dove oltre alla farmacia abbiamo anche un dispensario». Anche per le ex comunali, infine, si prospetta all’orizzonte la brandizzazione, ma la precedenza andrà ovviamente al reperimento delle nuove sedi.

 

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