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Integratori, secondo indagine nell’ultimo anno consumati da sette millennials su dieci

Consumatore

Sono sette su dieci i millennials, ossia i nati tra il 1980 e il 1996, che negli ultimi 12 mesi hanno fatto ricorso almeno una volta a un integratore alimentare. E più di 8 su 10 (l’82%) dichiara di essersi rivolto a questi prodotti almeno una volta nella vita. Sono alcuni dei dati che arrivano dalla ricerca realizzata da Future Concept Lab per Integratori & Salute1, l’associazione che rappresenta le aziende del comparto ed è parte di Unione Italiana Food. L’indagine, in particolare, riferisce di abitudini di consumo consapevoli che, nonostante riguardi una generazione “nativa digitale”, fanno riferimento ai canali di vendita tradizionali e al consiglio dei professionisti della salute, in primis il medico (42,3%) e il farmacista (33,8%). Risultato, tre millennials su quattro (75%) dimostrano di avere una corretta considerazione perché li considerano uno strumento per «sostenere il benessere, ma non sostituire i medicinali».

«Come associazione, da sempre ci impegniamo per fare corretta informazione sul ruolo degli integratori e sul loro corretto utilizzo» commenta Germano Scarpa, presidente di Integratori & Salute «è con soddisfazione quindi che constatiamo come i millennials dimostrino una corretta conoscenza e un uso consapevole di questi prodotti, anche per il fatto di essere una generazione attenta al mantenimento del proprio stato di salute attraverso un sano stile di vita. Risulta evidente, inoltre, come oggi più che mai, il ruolo giocato dai professionisti della salute – medici di famiglia e farmacisti in testa – sia fondamentale per garantire che gli integratori vengano utilizzati in modo appropriato».

Per il 65% dei millennials italiani, dice ancora l’indagine, farmacia e/o parafarmacia rappresentano il luogo preferito in cui acquistare gli integratori. Solo uno su quattro (26%) predilige invece gli acquisti online. In netta minoranza –  due su dieci (23%) – coloro che dichiarano di acquistare  al supermercato. Infine, c’è chi preferisce comprare gli integratori anche nei negozi di alimenti naturali (14,8%) oppure sul sito web di uno specifico produttore (8,1%).

 

 

L’indagine ha anche indagato su valori e stili di vita dei millennials, detti anche Generazione Y: si spostano senza soluzione di continuità tra vita reale e digitale, mostrano un forte orientamento al problem solving in ogni situazione della propria quotidianità, dedicano grande attenzione alla salute: in particolare, più di ogni altra generazione cercano di consumare alimenti che aiutino a prevenire disturbi e problemi (36% rispetto a una media del 27%) con una preferenza per i cibi freschi anche per salvaguardare l’ambiente (lo fa oltre il 50%). Prioritaria anche la cura del proprio corpo (il 24% pratica attività fisica), così come il bilanciamento tra vita privata e lavoro, la gestione lo stress e l’attenzione alla salute mentale (li considerano obiettivi di vita il 68,5% dei millennials).

Per tali ragioni, i millennials prestano grande attenzione agli integratori alimentari per il mantenimento del benessere fisico e mentale. Gli italiani tra i 26 e i 43 anni considerano questi prodotti come un «buon aiuto per tutti» (71%), ma anche «un supporto al mangiar sano e fare movimento» (69,3%) e li reputano fondamentali per «sostenere il benessere psicofisico» (65,3%). Tra le funzioni cruciali per cui i millennials ricorrono agli integratori, poi, troviamo il potenziamento del sistema immunitario (30,4%), la contribuzione al fabbisogno energetico (27%), il rinforzo di capelli/pelle/unghie (23%), il miglioramento della memoria (20%).

I millennials, di conseguenza, prevedono che questi prodotti assumeranno un ruolo sempre più importante nella loro vita quotidiana, diventando componenti ancor più strategici per il benessere e il mantenimento dello stato di salute. Quasi la metà di questa generazione, inoltre, preferirebbe che questi prodotti fossero in capsule con involucro biotech (45%) oppure liquidi, in fialette di materiale bio (35%). Seguono, a grande distanza, coloro che li vorrebbero assumere in polvere, da spargere sul cibo come una spezia (13%) o in gocce (7,4%).

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