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Integratori Italia: il comparto cresce anche nel 2020, +3,9%. In farmacia vendite stabili

Mercato

Nonostante la crisi pandemica il mercato degli integratori alimentari riesce a chiudere in crescita anche il 2020, per quanto non ai tassi cui ci aveva abituato: +3,2% a valori, per un giro d’affari complessivo di circa 3,9 miliardi di euro, e +2,1% nelle confezioni vendute. La fotografia arriva Integratori Italia e si avvale delle analisi di New Line Ricerche di Mercato e IRi: la farmacia, dicono i dati, resta il canale di riferimento con una quota di mercato del 77% che equivale a circa 3 miliardi di euro (pressoché stabile nel 2020, +0,2%); invariata anche la quota di mercato della gdo, che vale 269 milioni di euro e perde lo 0,4% rispetto al 2019; nettamente più cospicua la perdita della parafarmacia, che chiude il 2020 con un fatturato di 342 milioni di euro in contrazione del 2% sull’anno precedente. A prevalere su tutti i canali fisici, però, è l’e-commerce, che mette a segno una crescita dell87,5%.

Un’altra delle evidenze che emergono dai dati del comparto riguarda i comportamenti d’acquisto dei consumatori, che cambiano sotto il peso della pandemia: nel canale farmacia, in particolare, mostrano un forte incremento i consumi di vitamine (+47%), che già prima della pandemia rappresentavano uno dei segmenti di punta del comparto; ma si distinguono per crescita anche alcune categorie “nuove” come gli integratori per la difesa delle risorse immunitarie (+ 68%) e per il sonno o il benessere mentale (+23,5%).

«Il Covid-19 ha avuto e ha tuttora un forte impatto sulla vita delle persone» commenta Alessandro Golinelli, presidente di Integratori Italia «il consumatore ha sviluppato una sensibilità molto forte per la difesa del benessere mentale, parte integrante della salute di ciascuno di noi, messa a rischio dall’isolamento forzato e dallo stress psico-fisico. È importante dunque che proprio in situazioni così difficili  i consumatori siano correttamente informati e possano contare su prodotti sicuri, efficaci e di qualità, e che le fake news vengano contenute e contrastate per evitare disorientamenti e danni».

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