Sono 18 milioni gli italiani che consumano integratori con cadenze superiori alla settimana ed è principalmente a loro che si rivolge il nuovo progetto di comunicazione di Lloyds Farmacia, Vitamins&Supplements. L’obiettivo è quello di informare e assistere le persone che acquistano integratori con una gamma strutturata di “touchpoint”, in e out store. Per ciò che concerne la comunicazione sul punto vendita, gli interventi l’adozione di un category pensato per veicolare informazioni sui prodotti e sulle loro priorità di utilizzo. Allo scopo provvederanno soprattutto i cartelli che, all’inizio delle sezioni di scaffale, ragguaglieranno sulle indicazioni delle referenze esposte, tra le quali troverà presto spazio anche una linea a marchio Lloyds.
La comunicazione, qui esemplificata da quanto già allestito nelle farmacie Lloyds svedesi, sarà veicolata sugli scaffali da cartelli di sezione che indicheranno proprietà e priorità di utilizzo delle referenze.
Particolare rilievo verrà dato anche alla consulenza del farmacista: a tale scopo, saranno organizzate attività di formazione specifica che andranno ad aggiungersi alle oltre 39mila ore di formazione totalizzate annualmente dal personale laureato. E’ anche prevista la diffusione di contenuti informativi tanto nei punti vendita quanto nell’online, attraverso la app Lloyds Farmacia e i social media, dove i farmacisti della catena informeranno e sensibilizzeranno con articoli ed estratti. «La nostra mission» commenta Vincenzo Masci, direttore acquisti e marketing del gruppo Admenta Italia «è quella di affrontare sempre nuove sfide e dare nuovi contenuti di servizio. Intendiamo proporre specializzazione e competenza dedicate, in un settore che troppo spesso sta andando verso un’offerta indifferenziata e generalista, che non esito a definire da mass market, in cui informazione e qualità diventano sempre più critiche. L’ingresso di un numero in rapida crescita di operatori non sempre garantisce la dovuta professionalità. L’autoinformazione sul web di certo non aiuta a fare chiarezza. Purtroppo – come esemlifica il caso della curcuma non controllata – questi fattori possono determinare rischi molto concreti per il pubblico. Riteniamo sia nostro dovere mettere a disposizione competenze e professionalità dedicate e costantemente aggiornate, assicurando l’affiancamento dei nostri farmacisti e l’attivazione di servizi ad hoc per suggerire le migliori soluzioni».