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Influenza: un italiano su quattro prenota il vaccino in farmacia, uno su tre interessato a vaccinarsi

Consumatore

Un italiano su tre (per la precisione il 32%) trova molto interessante la possibilità di vaccinarsi in farmacia contro l’influenza, anche se al momento il canale viene utilizzato principalmente per prenotare il vaccino (tra chi l’ha utilizzato almeno una volta sono il 25%) e meno per farselo somministrare (l’8%). I numeri arrivano dalla survey che Iqvia ha condotto per Viatris su un campione di mille connazionali tra i 18 e i 59 anni con l’obiettivo di indagare comportamenti e opinioni di coloro che non beneficiano della vaccinazione antiflu gratuita per motivi di età. Di costoro, dicono i dati, il 93% è stato contagiato dall’influenza almeno una volta e per la guarigione è stata necessaria in media una settimana. Ciò nonostante, solo dichiara di essersi vaccinato almeno una volta nella vita solo il 28% del campione e il 15% riferisce di averlo fatto nel passato autunno.

 

Influenza, la propensione a vaccinarsi degli italiani

In particolare, la ricerca ha analizzato le motivazioni che l’autunno scorso hanno tenuto l’85% dei 18-59 lontano dalla vaccinazione antiflu: al primo posto la mancanza di preoccupazioni riguardo al virus, dato che più della metà di coloro che non si sono vaccinati sostiene di non prendere mai l’influenza o di prenderla solo in forma lieve (e quindi gestibile in autonomia). Risulta così che tra coloro i quali lo scorso autunno si sono vaccinati, 8 su 10 dichiarano di essere molto propensi a ripeterlo anche questo autunno; tra coloro invece che non si sono vaccinati, poco meno di 1 su 5 pensa di farlo quest’anno.

 

Le motivazioni per convincere chi non si è vaccinato

 

Ci sono tuttavia diversi argomenti che possono convincere chi non si vaccina a cambiare idea: il 34% di costoro, per esempio, ammette di essere sensibile alla raccomandazione di un operatore sanitario; il 29% sarebbe pronto a vaccinarsi se dovesse proteggere sé stesso (29%) o gli altri (20%) o ancora ci fosse la necessità di preservare la propria vita attiva (evitare assenze dal lavoro, godere del tempo ibero eccetera, 13%).

 

La vaccinazione antiflu dei figli nelle famiglie con figli under 18

 

Dalla ricerca, dunque, emerge netto il peso che esercitano il consiglio o l’orientamento di un professionista della salute sulle scelte vaccinali degli italiani. Il 44% di coloro che si sono vaccinati almeno una volta dice di avere approfondito il tema con il proprio medico di medicina generale, che rimane il referente non solo più consultato quando si parla di influenza, ma anche colui al quale più spesso si prenota il vaccino (un intervistato su due) o ci si vaccina (il 56%). Rilevante anche l’autorevolezza del pediatra, soprattutto per le famiglie con figli: lo ascoltano il 17% dei genitori con figli sino ai 6 anni e il 10% dei genitori di bimbi tra i 7 e i 14 anni. Più in generale, ha vaccinato i propri bambini contro l’influenza il 16% dei genitori con figli sotto i 6 anni e il 14% dei genitori con figli dai 7 ai 14 anni.

 

 

Quanto alla vaccinazione in farmacia, sono quattro su dieci gli italiani che dicono di essere conoscenza di tale opzione e un terzo è molto interessato a questa possibilità, mentre il 25% di coloro che si sono vaccinati in passato dichiara di avere effettuato già la prenotazione del vaccino in farmacia. Anche se solo l’8% degli intervistati indica il farmacista tra le fonti d’informazione consultate riguardo a vaccinazione e vaccini antiflu. «Riteniamo che la diffusione della vaccinazione antinfluenzale in tutte le fasce della popolazione sia fondamentale per tutelare maggiormente la salute dell’intera comunità» ha commentato Fabio Torriglia, country manager di Viatris Italia «attraverso un più ampio accesso all’immunizzazione vogliamo contribuire alla realizzazione della nostra mission di consentire alle persone nel mondo di vivere una vita più sana in ogni sua fase».

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