In visita al flagship store dove Boots sperimenta la sua farmacia del futuro

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La farmacia del futuro secondo Boots? La si può vedere a Covent Garden, il quartiere londinese della moda e dell’arte. E’ qui che la catena di Wba ha aperto nel giugno scorso il suo nuovo flagship store, il negozio “capo-classe” che dovrà testare il nuovo format dell’insegna, e le immagini provenienti dai reportage realizzati dalle riviste inglesi di settore mostrano un concept che va bel al di là della semplice “farmacia-profumeria”: in effetti, siamo più vicini al modello dello shop-in-shop”, perché lo store – circa 2.800 mq di superficie commerciale, oltre 130 addetti, più di 300 brand soltanto nel reparto beauty – ingloba di fatto due punti vendita nettamente differenziati per lay out e stile.

Come scrive la rivista specializzata Chemist&Druggist, in particolare, lo store di Covent Garden mette in mostra nuove proposte e servizi non soltanto nell’area commerciale più curata dall’insegna inglese, quella del beauty per l’appunto, ma anche nell’area della salute e del farmaco. Andiamo a vederlo di persona approfittando del reportage fotografico del magazine inglese.

 

Due negozi in uno. Se a Milano Boots ha iniziato a vestire le sue farmacie con il format europeo più conosciuto, a Londra il flagship store di Covent Garden mostra un layout aggiornato, dove area farmacia e area bellezza sono nettamente differenziate quasi si trattasse di due shop in uno.

Bianco e luce fredda. Nell’area dove trovano posto la farmacia e il reparto dell’ottica il colore prevalente è il bianco e la luce – fredda – abbraccia l’intero ambiente. Il risultato è un’atmosfera da “medicalità”.

Nuovi servizi. In quest’area trovano posto due servizi che la catena ha lanciato dall’inizio dell’anno: il test per le infezioni delle vie urinarie, da effettuare a casa tramite kit distribuito in più di 300 farmacie dell’insegna,  e lo skin scanning per l’analisi della pelle, accompagnato da una consultazione con il farmacista e, nel caso, con un medico oncologo. Attualmente il servizio è offerto da una cinquantina di farmacie Boots.

Plantari ortopedici. Tra gli altri servizi di autoanalisi, eseguiti con macchine digitali, ci sono la misurazione del peso, del bmi, del grasso corporeo e della pressione arteriosa. La farmacia di Covent Garden, inoltre, è il primo punto vendita Boots a sperimentare una nuova macchina ortopedica (nella foto, con il direttore della business unit prodotti e digital healthcare del gruppo,  Stephen Watkins) che realizza plantari personalizzati mediante scansione 3d del piede. Le solette ortopediche sono realizzate in otto giorni a un costo di 89 sterline (100 euro).

Armadietti per il pick up. Anche questo servizio è tra le novità del nuovo format Boots ed è attualmente testato in altre cinque farmacie. I locker (armadietti con combinazione, come quelli installati in aeroporti e stazioni) possono essere utilizzati dai clienti per ritirare comodamente e senza fare file i farmaci con ricetta ordinati a distanza. Questo modello contiene 162 scomparti e per accedere al proprio il cliente ha bisogno della sua data di nascita e del codice inviato per mail o sms. In caso di necessità, un farmacista è a disposizione per chiarimenti sulla ricetta o sull’uso del medicinale.

Corsie preferenziali. Anche a Covent Garden come in altre 600 farmacie Boots, i clienti che hanno spedito la ricetta via app possono usufruire di corsie accelerate per il ritiro dei farmaci. Boots promette dispensazioni in massimo due minuti.

Area di attesa. Niente sedie di plastica allineate come negli uffici postali.

Benessere e sostenibilità. Nel format, salute e bellezza confluiscono in un nuovo reparto Benessere dove vengono proposti prodotti di autocura, marchi green ecosostenibili e un dispenser di acqua per il riempimento di bottiglie (Covent Garden è un quartiere frequentatissimo dai turisti).

Beauty. Nell’area dedicata alla cosmesi, colori e luci mutano radicalmente e adottano uno stile da Gss (Grande superficie specializzata) del beauty: illuminazione affidata a faretti tipo spot, percorsi e stand disegnati da fasci di luce, colori scuri e glamour. E una forte enfasi dei brand (mdd e industria di marca) per accalappiare il consumatore tipo del mercato beauty.

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