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Germania, Douglas verso acquisto di una farmacia online per entrare nel mercato del farmaco

Extracanale

Douglas, la catena internazionale della cosmetica con sede a Düsseldorf, si preparerebbe a lanciare un’offerta pubblica di acquisto per rilevare Disapo.de, farmacia online olandese che ha i magazzini sul confine con la Germania e vende via internet ai consumatori tedeschi. A rivelarlo il mensile Manager Magazin, che in un articolo del numero di dicembre ricostruisce i piani del gruppo e del suo amministratore delegato, Tina Müller: l’e-commerce della farmacia, è il ragionamento, vale 3 miliardi di euro (su un totale di circa 50 miliardi, online e offline messi assieme), è un business dalla marginalità molto alta e l’imminente arrivo della ricetta elettronica (che però sta subendo continui rinvii per motivi tecnici) dovrebbe dare una forte spinta al mercato della salute digitale.

 

Disapo.de, la farmacia online olandese che – secondo la rivista tedesca Manager Magazin – sarebbe finita nel mirino del gruppo Douglas. Come DocMorris e Shop Apotheke, anche Disapo vende soprattutto in Germania (extrafarmaco, otc e farmaco con ricetta) approfittando del fatto che i suoi magazzini sono proprio sul confine tra i due Paesi.

 

Poi, prosegue il magazine, ci sono le opportunità tattiche: la crescita dell’e-commerce sta erodendo vendite e clientela delle profumerie in calce e mattoni, in alcuni mercati come quello spagnolo Douglas mostra crescenti difficoltà e l’indebitamento rappresenta oggi una preoccupazione. Al contrario, l’online viaggia a pieno ritmo: la multinazionale dispone già di una piattaforma di e-commerce per il beauty, dalla quale ha commercializzato in un anno 160mila articoli che rappresentano ormai il 40% delle vendite totali. Tant’è vero che nei Paesi dove Douglas si prepara a mettere piede, come Slovenia, Danimarca e Svezia, i piani sono quelli di proporsi al pubblico soltanto dall’online.

Non vanno poi sottovalutate le opportunità commerciali: in passato Douglas ha cercato ripetutamente di allargare il proprio assortimento alle marche della dermocosmesi che privilegiano il canale farmacia, in particolare da quando il gruppo ha lanciato il suo nuovo concept store Douglas Pro, posizionato più sul concetto di salute che di benessere. I produttori hanno cercato finora di rintuzzare tutti i tentativi, è evidente però che nel caso in cui gli ordini dovessero arrivare da una farmacia online tirarsi indietro diventerà molto più difficile.

 

Tre anni fa il gruppo tedesco lanciava il concept Douglas Pro, che già metteva assieme bellezza con salute in un format innovativo da “profumeria dei servizi”. Per questo nuovo store, Douglas aveva pubblicato alcuni annunci in cui si cercavano farmacisti da impiegare nel ruolo di consulenti alla vendita.

 

Contattata dalla rivista tedesca per farmacisti Daz.online, Douglas ha rifiutato di commentare quelle che ha definito «speculazioni di mercato» ma ha comunque rilasciato alcuni commenti che è difficile non considerare suggestivi. «Bellezza e salute si stanno avvicinando sempre di più» è il virgolettato trascritto dalla rivista «motivo per cui Douglas si sta sviluppando sempre più in una piattaforma integrata di bellezza e salute. Oggi offriamo già una vasta gamma di prodotti farmaceutici senza prescrizione (in realtà integratori e rimedi naturali, ndr), soprattutto nel nostro negozio online. In questo senso, una farmacia online può essere un utile complemento alle nostre precedenti attività commerciali. Ciò è tanto più vero se si considera che le previsioni danno il business delle farmacie online in forte crescita e che Douglas ha maturato una grande esperienza nell’e-commerce. Rivediamo continuamente le nostre opzioni strategiche».

Douglas, ricorda ancora Daz.online, è stata fondata nel 1821 ad Amburgo, nel 1969 (quando le profumerie erano soltanto sei, mentre oggi sono più di duemila) è stata rilevata dal produttore di dolciumi Hussel, nell’89 è subentrata Douglas Holding ag e dlla metà degli anni ’90 ha avviato l’espansione in Europa. Il primo negozio online è stato aperto nel 2000 e dal 2020 il gruppo ha messo il business digitale al centro della sua strategia di crescita, trasformandosi da un retailer con sito online ad azienda digitale con negozi fisici.

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